Firmato Patto di Collaborazione sulle Terme del Corallo

Prende avvio da oggi il Patto di Collaborazione tra il Comune di Livorno e le associazioni Terme del Corallo onlus e Reset Livorno per la valorizzazione del bene comune “Terme del Corallo”. Il Patto, della durata di un anno, arriva al termine di un percorso lungo oltre due anni, sancito ufficialmente nel maggio scorso con la proposta avanzata dalle associazioni, e riguarderà solo gli spazi aperti del complesso termale: l’area del parco aperto al pubblico, l’area del giardino e l’area da riqualificare di fronte all’ex cinematografo. Le associazioni cureranno il parco con pulizia e manutenzione integrativa del verde, proponendo negli spazi aperti al pubblico un programma di eventi culturali e iniziative dedicate alle scuole. Attività queste senza scopo di lucro e finalizzate a promuovere e divulgare la storia del complesso Terme del Corallo anche in ottica di raccolta fondi istituzionale e diffusa (crowdfunding).

Tra le iniziative Terme del Corallo onlus e Reset Livorno potranno anche organizzare visite guidate o sorvegliate dai volontari e soci al complesso, nelle parti accessibili alla cittadinanza. Come indicato nel Patto di Collaborazione le due associazioni potranno inoltre valutare, in accordo con le Università e d’intesa con la Soprintendenza, la creazione di una borsa di studio per neolaureati alla scopo di studiare il recupero delle pitture interne della “sala della mescita”.

“Il Comune di Livorno vuole restituire le Terme del Corallo alla città, si sta muovendo in tutte le direzioni per raggiungere questo obiettivo e questo Patto di collaborazione ne è l’ennesima prova. Ringrazio le associazioni Terme del Corallo e Reset per aver raccolto subito l’opportunità offerta dal Regolamento di amministrazione condivisa dei beni comuni, per prendersi cura di questo bene monumentale e valorizzarne la conoscenza” ha dichiarato Stella Sorgente, vicesindaca di Livorno. “Un compito prezioso il loro: ogni volta che in questi anni siamo riusciti ad aprire le terme al pubblico, da ultimo il 19 giugno scorso, abbiamo infatti rigenerato la consapevolezza nella cittadinanza di avere questo tesoro comune, una condizione fondamentale per il suo recupero” ha concluso Sorgente.

“La delicatezza del luogo ha imposto all’elaborazione di questo patto un percorso articolato. Abbiamo coinvolto diversi settori tecnici comunali e la Soprintendenza, che ringrazio per il lavoro svolto, e solo così siamo arrivati all’obiettivo prefissato : la tutela e valorizzazione di questo bene monumentale, insieme alla garanzia di sicurezza dei volontari e dei tanti che parteciperanno alle loro iniziative” ha dichiarato Alessandro Aurigi, assessore a urbanistica e lavori pubblici. “Questo Patto ci aiuterà a interrompere il degrado degli spazi aperti delle terme del Corallo - ha concluso Aurigi -. Un elemento del quadro d’insieme che vede l’amministrazione comunale in prima linea per ottenere il restauro del complesso a partire proprio da quella Sala della mescita che andremo a recuperare col finanziamento vinto all’interno del bando periferie”.

“Ringrazio chi ha lavorato per dare corpo ad un sogno nato vent’anni fa da un passaggio davanti alle Terme e dalla domanda sul suo stato di abbandono. Soprattutto ringrazio questa amministrazione che ci ha dato ascolto condividendo l’obiettivo di restituire questo bene alla città: prima con le giornate di pulizia del 2016, dove fu commovente vedere coinvolte centinaia di cittadini e poi la bellissima festa con 20mila persone” ha sottolineato Silvia Menicagli, presidente associazione Terme del Corallo onlus. “La città vuole il recupero di questo bene, un’azione che contiene in sé la volontà anche del recupero di un quartiere che soffre l’emarginazione di una periferia. Questo Patto è quindi una chiamata alle armi per i cittadini che devono essere insieme a noi partecipi di questa azione corale per riaprire le Terme” ha concluso Menicagli.

“Ringrazio Silvia Menicagli per averci coinvolto in questo sogno - ha precisato Giuseppe Pera, presidente di Reset Livorno -. La nostra esperienza è il frutto del Regolamento dei beni comuni approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Prima di questo strumento non avremmo potuto ottenere questa opportunità. Oggi invece abbiamo chiesto e ottenuto: manutenzione del verde, vigilanza, valorizzazione e persino il recupero di questo patrimonio pubblico. Un grande stimolo alla partecipazione e alla cittadinanza attiva per tutti i livornesi” Giuseppe Pera, presidente Reset Livorno

Fonte: Ufficio Stampa

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