Martedì 4 dicembre si è tenuta presso la Casa del Popolo di Empoli-Casenuove una riunione denominata “Per una coalizione civica e di Sinistra nell’Empolese Valdelsa”, alla presenza di Partiti , liste civiche ed esponenti locali di Sinistra.
Invitati dagli organizzatori abbiamo partecipato, utilizzando l’occasione per chiarire gli orientamenti del Partito Comunista Italiano rispetto alle Elezioni Amministrative del prossimo anno.
Il PCI non è interessato a partecipare a liste che configurino l’avvio della costituzione di nuovi soggetti politici di Sinistra dove l’identità culturale e simbolica comunista scomparirebbe. Riteniamo che ogni tendenza di Sinistra debba esprimere autonomamente la propria cultura e su questa base fare proselitismo. L’unità possibile va ricercata nell’azione sui terreni dove c’è accordo. In caso di liste elettorali comuni queste devono a nostro avviso rispettare la pluralità e visibilità delle rispettive appartenenze.
Riteniamo il PD (con o senza Renzi) il Partito del grande Capitale e Finanza europei. Un avversario di classe. L’ultimo esempio di quanto le varie tendenze interne a quel Partito siano culturalmente antitetiche ad una Sinistra autentica è stato il voto favorevole alla privatizzazione dei trasporti pubblici ATAC espresso dal candidato alle primarie Zingaretti nel referendum consultivo romano. Non siamo perciò disponibili a nessuna forma di apparentamento elettorale col PD, né con suoi esponenti mimetizzati in liste civiche. La possibilità di un'alleanza con Articolo 1, Possibile o quel che resta di LeU non si pone, in quanto queste forze non escludono e spesso perseguono esplicitamente il dialogo con un PD che sperano venga derenzizzato o sciolto per formare una nuova organizzazione in comune.
È per noi centrale un programma che punti alla ripubblicizzazione dei servizi e alla reinternalizzazione dei lavoratori esternalizzati. Un programma che assuma come centrale la rappresentanza degli interessi dei lavoratori, dei precari e dei ceti popolari che stanno pagando il prezzo della crisi.
Ma per poter fare veramente tutto ciò è indispensabile la ricostruzione di una forza comunista che si ponga con coerenza il problema del superamento del capitalismo e sia in grado di ottenere con le lotte nuove conquiste del Lavoro e sociali, accompagnate dalla difesa e applicazione dei principi sanciti dalla Costituzione del 1948.
C’è insomma bisogno della crescita e del radicamento del Partito Comunista Italiano. In questa ottica cercheremo di presentare ovunque possibile e opportuno delle liste elettorali con il nome e simbolo del PCI. In altri casi valuteremo la possibilità di entrare a far parte di liste della Sinistra di classe (cioè che si fanno portatrici degli interessi dei lavoratori dipendenti, di quelli precari e dei ceti popolari impoveriti in primo luogo dalle misure dei Governi di Centro Sinistra e tecnici che si sono succeduti) o di apparentarci con altre liste a sostegno di un unico candidato Sindaco. In ogni caso la visibilità sulla scheda del nostro Partito dev’essere garantita e le liste con le quali eventualmente ci apparenteremo devono impegnarsi a non sostenere il PD (o le liste civiche dietro le quali si camufferà) in caso di ballottaggio al secondo turno.
Fonte: Partito Comunista Italiano – Sezione Empolese Valdelsa
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