"Leggo che il consiglio di amministrazione di Fidi Toscana avrebbe deciso di incrementare gli stipendi dei suoi vertici. Mi permetto di suggerire di riconsiderare questi aumenti perché, in una fase di difficoltà come l'attuale, è evidente che questa scelta possa suscitare critiche e perplessità, al di là del merito e delle capacità degli amministratori". Così il presidente Enrico Rossi, a Bruxelles, ha commentato le notizie apparse oggi sulla stampa.
Rossi ha continuato facendo il punto sulla possibilità di unire in un'unica Agenzia regionale Artea, Sviluppo Toscana e Fidi: "È un'ipotesi che abbiamo considerato, ma è bene sapere che non è risultata praticabile perché avremmo dovuto costituire un'agenzia che avrebbe comportato l'obbligo di liquidare gli Istituti bancari privati che fanno parte di Fidi; un costo a carico della Regione, se ben ricordo, pari a qualcosa come 60-70 milioni di euro. Denaro che la Regione avrebbe dovuto pagare, oltre ad assumersi ovviamente il peso derivante dalla gestione dei bilanci annuali".
"Per quanto riguarda il bilancio del 2018 – ha aggiunto – , esso sarà puntualmente verificato dagli organi regionali prima della sua approvazione in Giunta. Fidi è stata di grande utilità nella fase di crisi economica degli ultimi anni, aiutando migliaia e migliaia di imprese toscane in sofferenza. Oggi – ha concluso Rossi – l'impegno della Giunta regionale è stato e continuerà ad essere quello di reimpostare l'azione generale di Fidi affinché sia ricondotta ad un equilibrio di gestione. L'assessore Stefano Ciuoffo dispone di tutti gli elementi per proseguire quest'attività a sostegno del rilancio delle aziende toscane, a partire dalle le piccole imprese artigiane".
Fonte: Regione Toscana
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