Per i musei del Chianti e del Valdarno che vivono in rete la loro identità di spazi aperti al territorio l’arte si può dipingere con le parole. Dipinti, sculture che acquisiscono una luce narrativa e rivelano storie e particolari da condividere con la comunità. "Dipingere a parole. Storie circolari del Chianti e del Valdarno" è il progetto, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del bando "Musei in Azione", adottato sperimentalmente dal Sistema museale Chianti Valdarno, su cui si fonda un nuovo strumento di conoscenza e diffusione della cultura museale che vede il coinvolgimento attivo di cittadini appassionati e interessati a promuovere i tesori identitari custoditi nel proprio territorio. Si tratta di un progetto innovativo di narrazione autobiografica attivo nei musei della rete al quale hanno aderito i Comuni di San Casciano Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa Tavarnelle Val di Pesa, Reggello, Figline e Incisa, Bagno a Ripoli. Il progetto è frutto della collaborazione con l’antropologa Emanuela Rossi dell’Università di Firenze.
“I capolavori dei grandi artisti - dichiara il coordinatore del Sistema Museale Nicoletta Matteuzzi - come Masaccio, Ambrogio Lorenzetti, Lodovico Cardi detto il Cigoli, che hanno operato tra le colline fiorentine, importanti aree di produzione artistica e crocevia culturale tra Firenze, Siena e Arezzo, diventano scrigni da aprire e narrare con le voci e le interpretazioni live dei cittadini”. Sono i mediatori culturali che le professioniste Maria Grazia Panigada e Silvia Mascheroni della Fondazione ISMU, curatrici del progetto, esperte del metodo narrativo autobiografico applicato alle opere d’arte sperimentato nelle esperienze di musei come la Pinacoteca di Brera di Milano e GAMeC di Bergamo, hanno formato in un ciclo di incontri che si è tenuto nel corso dell’autunno.
Pronte a mettere in atto la tecnica della narrazione che rivela tratti autobiografici e descrive al pubblico il ricco patrimonio artistico culturale custodito nei quindici musei dei nove territori del Chianti e del Valdarno sono sei persone tra storici dell’arte, artisti, guide turistiche. Si tratta di Nicoletta Matteuzzi e Tiziana Giuliani per il Museo Giuliano Ghelli di San Casciano, Maria Italia Lanzarini per il Museo Masaccio di Reggello, Francesca Goggioli per l’Oratorio Santa Caterina di Bagno a Ripoli, Alice Chostrini per il Museo d’arte sacra di Tavarnelle dell’Unione Comunale di Barberino e Tavarnelle, Daniela Matteini per il Museo della Collegiata di Figline di Figline e Incisa Valdarno. "Un progetto interessante - dichiara il sindaco Massimiliano Pescini di San Casciano, ente capofila del sistema museale - che punta a ridurre le distanze tra arte e territorio, l’iniziativa lavora sulle emozioni delle persone che offrono una loro creativa e teatrale interpretazione dell'opera attraverso il racconto di un pezzo del loro vissuto".
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino
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