Fusioni di Comuni, sfumate 4 su 5. Il dibattito in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha preso atto del risultato dei referendum, che si sono svolti l’11 e 12 novembre scorsi, e ha espresso parere negativo sull’istituzione di quattro nuovi comuni: “Bibbiena Ortignano Raggiolo”, “Dicomano e San Godenzo“, “Montepulciano Torrita di Siena” ed il “Comune delle Crete senesi”. Su questa posizione solo i gruppi di maggioranza, contrari gli altri.
È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), a illustrare all’Aula l’esito referendario sul processo di fusione. Il numero complessivo degli elettori dei Comuni di Bibbiena e Ortignano Raggiolo è stato di 10.172. Hanno votato 3.757 cittadini. Il totale complessivo dei Sì è stato di 2.020, quello dei No 1.710, con quindici schede bianche e dodici schede nulle. Il Comune di Bibbiena ha visto 1.831 Si e 1.432 No. Ad Ortignano Raggiolo i Si sono stati 189 e 278 i No.
Il numero complessivo degli elettori nei Comuni di Dicomano e San Godenzo è stato 5.265. Hanno votato 2.222 cittadini. Il totale complessivo di Si è stato 1.235, quello dei No 975, con sei schede bianche e sei nulle. A Dicomano i Si sono stati 1.000, i No 514. A San Godenzo i Si sono stati 235, i No 461.

Ecco come è andata per l’istituzione di “Montepulciano Torrita di Siena”. A Montepulciano ha vinto il no 1983, 1717 i si. A Torrita di Siena i no sono stati 2.891 a fronte di 878 si. Complessivamente i voti contrari sono stati 4.873, quelli favorevoli 2.505. Avevano diritto al voto 17.075 cittadini, i votanti sono stati 7.516. A Montepulciano gli aventi diritto erano 11.226 cittadini ed hanno votato 3.725. A Torrita di Siena su 5.849 hanno votato 3.791.
Ecco come è andata per l’istituzione per l’istituzione del “Comune delle Crete senesi”, una proposta di legge d’iniziativa popolare. Nei Comuni di Asciano e Rapolano Terme gli aventi diritto al voto erano 9.478. Hanno votato sì 1.925 cittadini e no 2.545 . Ad Asciano si sono registrati 1.142 si, e 712 no. A Rapolano terme 783 si e 1.833 no.
“Occorre riflettere su una partecipazione che non è sentita – ha osservato Marco Casucci (Lega) –. Occorre riflettere che molti sono andati al voto solo per non vedere sparire il loro Comune”.
“È sbagliato dire che la partecipazione non è sentita. La partecipazione non è favorita – ha aggiunto il vicepresidente della commissione Affari istituzionali Gabriele Bianchi (M5S) –. I cittadini devono essere coinvolti davvero nelle scelte”. A suo parere, i sindaci troppo spesso puntano solo alle risorse aggiuntive che ricevono.

Secondo Massimo Baldi (Pd) risponde a una corretta grammatica istituzionale incoraggiare le aggregazioni, per rendere più efficienti le istituzioni: “Il nostro orientamento è sempre stato quello di incoraggiare le fusioni ma anche prendere atto della volontà popolare. Il nostro atteggiamento è massivamente laico, ascoltiamo la voce dei territori e delle comunità”. Per questo ha annunciato il voto contrario del gruppo Pd.
“Non capisco come governare un Comune, come utilizzare le risorse – ha precisato – possano diventare oggetto di una campagna elettorale di tipo istituzionale”.

Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) ha sottolineato la necessità di dar vita a momenti di partecipazione reale in questi processi, che scongiurino l’impressione spesso data che dietro una fusione si celi un’annessione.
Il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), ha sottolineato l’opportunità di non attribuire alla maggioranza la responsabilità di quanto accaduto, visto anche il comportamento di tutte le altre forze politiche sul territorio. “Credo che le opposizioni oggi cavalchino troppo l’atteggiamento di ’opposizione governativa – ha affermato – Come Consiglio regionale abbiamo la responsabilità di interpretare il risultato del referendum. E’ quanto noi facciamo”.
Secondo Gabriele Bianchi (M5S) non è stata corretta, perché divisiva, una campagna elettorale centrata solo sulle risorse aggiuntive, che sarebbero state le future elezioni a destinare definitivamente. Da qui la dichiarazione di voto negativo.
“E’ una scelta politica, quella delle fusioni, che state cercando di portare avanti a tutti i costi e prendete le batoste” ha commentanto Marco Casucci (Lega), annunciando il suo voto contrario.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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