“Una discussione inutile, una perdita di tempo per tutto il consiglio, da momento che in data 27 novembre avevamo già protocollato la richiesta dell’indagine conoscitiva interna alla commissione sanità – spiega Jacopo Alberti, portavoce dell’opposizione in consiglio regionale – due giorni dopo, viene chiesto che sia l’ARS (agenzia regionale per la sanità) a affrontare la stessa indagine nel 2019, come attività dell’Agenzia stessa. Ma per regolamento, il portavoce dell’ opposizione ha la possibilità di chiedere due indagini conoscitive l’anno e devono essere concesse. Quindi, si sta chiedendo all’Ars un lavoro inutile, dal momento che ci sarà sicuramente in Commissione”.
“Mi sembra – dice l’esponente leghista – l’ennesimo tentativo di nascondere e abbuiare la verità dei fatti. Come se ascoltare i medici e chiedere numeri ai dirigenti non potesse essere un atto trasparente”. La proposta del consigliere leghista, infatti, si svilupperebbe con audizione dei medici, dirigenti delle strutture sanitarie e attraverso un esame specifico della ripartizione dei soldi che vengono spesi dai pazienti per potersi sottoporre alle visite. “Non vogliamo uno scontro con i medici o sottoporli a un controllo morboso, vorremmo cercare invece di capire da dove vengono certe tariffe. Una volta che avremmo in mano tutti gli elementi, come ho già detto, potremmo capire quali interventi mettere a punto per cercare di limitare i costi, calmierare i prezzi – conclude Alberti – e trovare un accordo anche con i medici, affinché sia una scelta condivisa, per il bene dei pazienti”.
Fonte: Ufficio Stampa Jacopo Alberti
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