Favorire il potenziamento del porto di Piombino con il sostegno a nuovi insediamenti capaci di creare lavoro e sviluppo: è questo in sintesi il contenuto che accomuna i due protocolli d'intesa sottoscritti oggi a Livorno da Regione Toscana, Autorità portuale e Comune e, rispettivamente Nuovo Pignone-BHGE e Piombino Industrie Marittime S.r.l. Grazie alla realizzazione di un cantiere di assemblaggio e collaudo della multinazionale e di un centro di demolizione navi della Pim potranno arrivare investimenti stimati in circa 54 milioni complessivi. Lo spirito dei due protocolli e dunque di coordinare istituzioni e imprese facilitando, nel rispetto delle normative, il loro insediamento.
L'accordo con Nuovo Pignone
Creare le condizioni perché possa essere realizzato nel porto di Piombino un cantiere destinato all'assemblaggio e a collaudo dei grandi moduli industriali per la compressione del gas o la produzione di energia elettrica da parte di Nuovo Pignone.
E' rivolto a questo obiettivo il protocollo sottoscritto oggi a Firenze da istituzioni (Regione, Comune e autorità portuale) e Nuovo Pignone, azienda del gruppo Baker Hughes a GE company (BHGE).
Nuovo Pignone BHGE ha manifestato il proprio interesse a realizzare questo insediamento grazie alle caratteristiche assunte, negli ultimi anni, dalla Darsena Nord del porto di Piombino: possibilità di accesso diretto alla banchina portuale, pescaggio a 20 metri di profondità, disponibilità di nuovi piazzali in corso di consolidamento con superficie fino a 200.000 mq.
Il documento sottoscritto ha il compito di favorire un coordinamento tra istituzioni e azienda al fine di far maturare le condizioni finali per l'insediamento industriale-logistico di Nuovo Pignone BHGE, con la definizione del progetto prevista entro i prossimi 7 mesi, ovvero in linea con il completamento delle aree nella Darsena Nord previsto per metà 2019. Il dimensionamento degli investimenti, che sarà valutato nell'ambito delle attività dell'accordo, si stima possa essere complessivamente nell'ordine di 40 milioni di euro. L'area dovrà essere dotata delle infrastrutture di servizio pubblico ad uso industriale, come l'energia elettrica ad alta e media tensione, la distribuzione del gas, l'acqua industriale. Le ricadute occupazionali dipenderanno dalle commesse orientabili su Piombino.
L'accordo con Pim
Mettere in atto tutte le azioni necessarie al fine di realizzare un centro portuale per lo smantellamento delle navi secondo i principi eco-compatibili del riciclo stabiliti dalle normative comunitarie. E' questo l'obiettivo di fondo del protocollo d'intesa firmato oggi da Regione, Comune, Autorità portuale e Piombino Industrie Marittime S.r.l. Pim, società controllara dal gruppo Neri, leader nei servizi marittimi, è un'azienda specializzata nello Ship Recycling, ovvero la demolizione navale eco-compatibile. La prospettiva è di far diventare Piombino l'unico centro del mediterraneo a svolgere questa funzione. Una prospettiva con forti ricadute economiche e occupazionali: per realizzare l'investimento stimato in 14 milioni di euro verranno attivati circa 200 posti di lavoro, tra operai navalmeccanici, ingegneri, tecnici ed impiegati. L'impianto di demolizione e costruzione navale sarà realizzato presso la Darsena N ord, dove l'Autorità portuale ha consegnato a Pim due anni fa un primo lotto di 77.415mq a terra e uno specchio d'acqua antistante di 11.125 mq. Un secondo lotto è previsto sia consegnato a Pim entro la fine del 2018. L'assetto di cantiere dovrebbe essere completato entro la fine del 2019.
Il protocollo sottoscritto oggi dovrà favorire uil coordinamento delle parti per l'attivazione del cantiere navale di demolizioni, costruzioni e logistica, a facilitare azioni, procedure, semplificazioni amministrative nel rispetto della normativa vigente, a coordinare e la definizione di accordi integrativi con soggetti terzi deputati alla realizzazione e gestione di infrastrutture di servizio pubblico.
Rossi: "Rilanciare il porto per attrarre investimenti"
"Stiamo costruendo le condizioni per rilanciare Piombino come luogo importante per l'occupazione, il lavoro, lo sviluppo della Toscana. Rispetto al vuoto industriale che si era prodotto, la svolta non si fa in un giorno, occorre almeno un medio periodo. Gli accordi che firmiamo oggi hanno questa finalità: rilanciare il porto, attrarre investimenti, creare nuove opportunità per alcune centinaia di posti di lavoro".
Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha sintetizzato il valore dei due protocolli d'intesa firmati oggi a Piombino, presso la sede del Comune, da Regione, Autorità portuale e Comune con, rispettivamente, Nuovo Pignone- BHGE e Piombino Industrie Marittime S.r.l. L'accordo con Nuovo Pignone serve a creare le condizioni perché possa essere realizzato nel porto di Piombino un cantiere destinato all'assemblaggio e al collaudo dei grandi moduli industriali per la compressione del gas o la produzione di energia elettrica da parte di Nuovo Pignone. Quello con Pim a mettere in atto tutte le azioni necessarie per realizzare un centro portuale per lo smantellamento delle navi.
"Questi accordi – ha spiegato Rossi - stabiliscono che in tempi prestabiliti l'interesse manifestato diventi operativo. Piombino ha bisogno di certezze per poter ripartire".
Sia Nuovo Pignone che Pim hanno confermato pubblicamente il loro pieno interesse a andare avanti. "BHGE Nuovo Pignone, attraverso la firma di questo Protocollo, conferma il suo interesse per l'insediamento nell'area di Piombino – ha detto il presidente di Nuovo Pignone Michele Stangarone. "Si tratta – ha aggiunto - di un cantiere di assemblaggio di moduli industriali per l'industria del petrolio e del gas in un'area di circa 200.000 metri quadrati direttamente sul porto, che sarà in supporto a quella già esistente ad Avenza" . "Il Protocollo – ha aggiunto - nasce con la finalità di garantire le condizioni necessarie per l'insediamento industriale, con tempi e ruoli certi, e un elevato grado di coordinamento tra le parti, con cui continuiamo a lavorare a stretto contatto su tutti gli aspetti tecnici e operativi. Crediamo molto nella collaborazione tra istituzioni del territorio e imprese per continuare a creare valore sul territorio".
Anche il presidente di Pim Piero Neri ha confermato la piena intenzione di dare concretezza all'interesse per l'insediamento nel porto. "Le opportunità per iniziare a produrre sin dal primo gennaio 2019 ci sono: Il nostro partner ha infatti acquisito tre importanti commesse per 2 navi di lusso e un traghetto e su queste commesse Pim potrà intervenire concretamente aprendo prospettive per alcune centinaia di posti di lavoro".
Oltre alla partita dei nuovi insediamenti nel porto il presidente Rossi si è soffermato anche sulle altre questioni centrali per Piombino: quelle relative alle arterie di collegamento. Il presidente ha reso pubblica una lettera di Anas nella quale si annuncia che la SR 398, la bretella di collegamento tra Porto e Tirrenica, avrà nel corso del 2019 una progettazione definitiva e che saranno poi affidati i lavori per 58 milioni. In parallelo il presidente ha anche ricordato di aver sottoposto al governo, con una missiva indirizzata al ministro Toninelli la questione della Tirrenica. "C'è questo buco nella viabilità della costa che deve essere superato altrimenti non riusciremo a operare il rilancio di quest'area" ha detto.
Fonte: Giunta Regionale
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