La manovra economica proposta dal Governo gialloverde non è stata bocciata solo dall’Europa, ma anche dalle categorie economiche, dagli investitori e dai risparmiatori. Anche la Maremma risentirà di riflesso delle scelte scellerate di un esecutivo fatto dall’unione di due compagini distanti tra loro per ideologie e valori. È inutile proseguire oltre: il rischio è che si blocchi l’economia italiana, già in condizioni precarie per colpa dei governi del centrosinistra.
La manovra non solo viola le regole comunitarie, ma non stimola investimenti e crescita: lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la borsa è ai minimi dal 2016, l’Italia ha perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori. L'Italia potrebbe essere sottoposta a una procedura di infrazione per debito eccessivo già entro gennaio, con effetti pesanti sulla nostra economia. Oltre a una multa fino a 9 miliardi, il Paese rischia il congelamento di circa 10-15 miliardi di fondi regionali dell’Unione europea, spesso usati dai Comuni per investire e finanziare le opere più importanti. Occorre inoltre attivare decreti che introducano incentivi per l’occupazione e per le nuove imprese: quindi zero tasse sulle assunzioni di giovani e disoccupati sopra i 50 anni, e prestiti fino a 50mila euro garantiti dallo Stato per chi vuole completare la formazione o creare un'attività.
Abbiamo bisogno di uno shock fiscale con una vera flat tax, un serio piano di investimenti in infrastrutture, grandi opere, messa in sicurezza del territorio e nuove tecnologie, meno burocrazia e più semplificazione. C'è ancora tempo per cambiare questa manovra: la deputata Elisabetta Ripani ha presentato 77 emendamenti, molti dei quali riguardano da vicino la Maremma, proprio per cercare di contrastare le decisioni scellerate dei gialloverdi. «Ho utilizzato lo strumento degli emendamenti per dare risposte alla mia terra, e non solo – spiega Ripani –. Ho chiesto lo stanziamento di 300 milioni di euro per la messa in sicurezza della Tirrenica, con particolare riferimento ai lavori di adeguamento della tratta Grosseto-Capalbio. Per l’emergenza dovuta al maltempo, dopo aver visto di persona i danni causati in Maremma dalla bufera di vento e acqua del 29 ottobre scorso, abbiamo richiesto misure urgenti in favore dei territori colpiti con uno stanziamento di 40 milioni di euro, 10 dei quali per la provincia grossetana.
Altri 5 milioni di euro li abbiamo chiesti per il rimborso dei danni delle predazioni dei lupi, fenomeno che ha colpito gravemente il mondo agricolo e zootecnico. Ho affrontato il problema del fermo pesca e degli indennizzi, con lo stanziamento di 800mila euro da erogare agli operatori di settore, così come mi sono occupata dell’esclusione dei balneari dall’applicazione della direttiva Bolkestein, aggiungendo la richiesta della sospensione della decadenza delle concessioni demaniali marittime e dei procedimenti di riscossione coattiva per i balneari pertinenziali. Mi sono fatta portavoce della richiesta del presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dell’associazione Unione Province italiane, affinché a questo ente vengano destinati fondi per riprendere la programmazione pluriennale necessaria per l’esercizio delle funzioni fondamentali. Siamo stati eletti per questo e cerchiamo di portare avanti al meglio il compito che ci hanno dato i nostri concittadini, che non meritano di subire questo disastro per colpa dell'irresponsabilità del Governo.
Fonte: Ufficio stampa
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