Al contrario di quanto richiesto da parte delle organizzazioni sindacali e della Regione Toscana, affinché le due eccellenze fossero tenute fuori dalla crisi della capogruppo Condotte d'Acqua, l’Amministratore Unico di Inso ha comunicato l'avvio della richiesta per l’ammissione di Inso in amministrazione straordinaria.
In risposta a tale comportamento, per chiedere con forza il mantenimento occupazionale e territoriale, ed evidenziare la necessità di aprire un apposito tavolo di discussione al Ministero dello Sviluppo Economico, i lavoratori hanno votato in assemblea un pacchetto di 24 ore di sciopero.
Per i metalmeccanici e gli edili fiorentini di Cgil e Cisl “Questa decisione, giunta mentre le istituzioni erano ancora in attesa di ricevere una risposta ufficiale da Roma, incide drammaticamente sul futuro dell'attività che ha bisogno di mantenere integre le proprie funzioni e preservare il proprio patrimonio. Gli effetti sul portafoglio ordini rischiano di essere immediati e potrebbero verificarsi recessioni di contratti da parte di clienti.
L’attrazione di Inso in amministrazione straordinaria pesa inoltre sulle innumerevoli imprese dell’indotto, ormai molto esposte finanziariamente e che rischiano di non veder soddisfatti i loro crediti.
Nell’ultima settimana, si sono verificati ulteriori e gravi elementi di preoccupazione come il ritardo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori edili, aggravato dal mancato pagamento dei rimborsi spesa e delle indennità di servizio. Resta forte e crescente la difficoltà dei lavoratori impegnati nei cantieri o in altre attività fuori sede, istruiti dall’azienda ad anticipare i costi di trasferta e ai quali poi non viene corrisposto il relativo rimborso. Si riscontrano già impatti sul livello occupazionale, con alcuni licenziamenti di operai nei cantieri fermi e l’interruzione di alcune prestazioni somministrate di sede e di collaboratori continuativi. Notiamo infine un progressivo rallentamento di tutte le attività, sfociato in alcuni casi nella totale sospensione di servizi.
Per paradosso, tutto questo avviene in un momento in cui Inso conferma la propria capacità di stare sul mercato, come dimostrato ieri dall’aggiudicazione della gara internazionale per la costruzione dell’Ospedale Militare di Doha, in Qatar, un progetto che prevede l’opportunità futura sia di equipaggiare la struttura con le tecnologie medicali, settore in cui Inso eccelle e si distingue nel mercato globale, sia di ampliarla con ulteriori fasi di espansione.
In questo contesto l’amministrazione straordinaria rischia di causare problemi al proseguimento delle attività per questo già dai prossimi giorni ci riserviamo di proclamare nuove iniziative di
mobilitazione.
Fonte: Fiom Cgil Firenze
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