"Nell’ormai lontano 3 agosto 2017, l’Ordinanza n. 220 chiudeva al traffico dei mezzi pesanti ben sei ponti poco famosi alla circolazione delle auto, ma strategici e fondamentali per il lavoro di tutte le imprese agricole e non solo della zona sud di Cascina dotati di furgoni e trattori. Sia chiaro, la garanzia per l’incolumità di chi transita sui ponti, prevale sugli altri interessi in gioco, ma questo vale solo per un preciso e determinato periodo di tempo, utile all’avvio immediato dei lavori di consolidamento e riapertura alla circolazione. Perché si regalano fondi ai commercianti del centro storico, e non si pensa ad intervenire per il recupero di queste infrastrutture? Quello che la giunta leghista non capisce, o fa finta di non capire è che non si può tenere bloccati imprese e lavoratori che con camion e trattori devono poter attraversare il fosso. Queste aziende stanno perdendo molti soldi investiti in macchine, e sostenendo aggravi di spese significativi! Chi in televisione e sui giornali si fa bello, asserendo di stare dalla parte delle piccole imprese italiane, dice solo bugie, facilmente smentibili dai fatti. In tanti hanno cercato di aprire un dialogo con la sindaca, anche solo per capire i tempi di riapertura, ma nessuno ha il coraggio di rispondere, nascondendosi dietro il muro dell’arroganza. Nel frattempo mai un cantiere è partito su questi ponti, e questi cittadini meritano risposte".
Fonte: Art.1 MDP - LiberiEUguali Cascina
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