Sulla 19° classifica di Italia oggi sulla qualità della vita 2017, sono intervenuti anche alcuni consiglieri comunali.
"Il dato - ha commentato Gino Mannocci, capogruppo in Consiglio Comunale di “Pisa nel cuore” - non meraviglia per chi ha vissuto e vive la città, fuori dal Palazzo come me. Quindi sbagliava chi parlava di "percezione" e non di insicurezza vera e propria. Il problema attuale a Pisa è diventata però la "percezione di impunità" che evidentemente si è diffusa tra i malfattori. Occorre che le Forze dell'Ordine serrino le fila e dimostrino che l'impunità è finita: la popolazione, la stragrande maggioranza della popolazione, le appoggia in questo. Per questo ritengo giusto anche sanzionare chi non rispetta le ordinanze sindacali, perché va estirpata la percezione di impunità in chiunque. Le regole vanno rispettate a 360 gradi"
“Giudizio complessivamente positivo – ha così commentato Giuliano Pizzanelli, capogruppo consiliare del Pd – per le caratteristiche economiche e sociali della città. Per quanto riguarda invece la questione sicurezza, va sottolineato che il risultato è negativo solo però apparentemente perché territori come Pisa e Lucca registrano una elevata popolazione in grande mobilità cioè i dati registrati devono essere divisi non con riferimento alla popolazione residente ma a quella effettiva che vive tutti i giorni la città. Il quado allora è molto diverso Pisa. Pisa è certamente più sicura di Reggio Calabria e Palermo che sono nella classifica in posizioni migliori”.
“Quello che sta facendo la maggioranza di centrodestra a Pisa – ha così dichiarato il capogruppo consiliare di “Noiadessopisa-fdi”, Maurizio Nerini - va proprio nella direzione di colmare le due grandi lacune evidenziate da questi dati: la questione sicurezza declinata con un impegno giornaliero che sta dando i suoi frutti a partire dall'esito positivo delle ordinanze, fino alle assunzioni di vigili e ai serrati controlli in città; mentre sull'ambiente risulta determinante il contratto chiuso dopo ben 8 anni con GEOFOR dall'Assessore Filippo Bedini che andrà a incidere proprio sulla produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata”.
“Purtroppo il PD – ha poi sottolineato Alessandro Bargagna, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, nella foto - è sempre fuggito per non dover ammettere il proprio fallimento rispetto alle tematiche tanto sentite dalla cittadinanza. La Lega a Pisa è ben consapevole della realtà locale, ha iniziato a lavorare fin dal suo insediamento, ben consapevole di poter garantire i risultati promessi durante la campagna elettorale. Oggi, unica cosa certa è che in materia di sicurezza urbana, la situazione a Pisa è ben altra cosa rispetto a quello che ci vuol far credere il PD . L'indagine realizzata da Italia Oggi (in edicola nella giornata di oggi, lunedì 19 novembre) con l'Università La Sapienza di Roma, giunta quest'anno alla ventesima edizione, presenta dati importanti per capire lo stato del Comune di Pisa, ricordo che i dati pubblicati sono provinciali e quindi comprendono tutti i comuni della provincia di Pisa, ma dobbiamo comunque lavorare di più, soprattutto dove ci sono le criticità. Il sondaggio sulla qualità della vita va analizzato nella sua interezza al netto da strumentali polemiche. Sono dati che evidenziano problemi concreti su economia e lavoro che generano naturalmente il disagio sociale. Si sta creando un divario forte tra la povertà e la ricchezza, sbarcata in Italia da quando è purtroppo arrivata la crisi, la classe media è scivolata nella soglia di povertà e tutto ciò è molto preoccupante. Sul fronte sicurezza, grazie anche al progetto “ Sguardo di Vicinato ” che fornirà maggiori informazioni alle Forze dell’Ordine, chiederemo al Questore di Pisa di dotare la centrale operativa della Questura di Pisa del sistema X Law per prevedere i reati con precise indicazioni di dove e quando potranno avvenire. Anche se può sembrare un film di fantascienza è invece il sistema messo a punto in anni di lavoro alla Questura di Napoli e sperimentato da febbraio scorso alla Questura di Prato e da pochi giorni anche alla Questura di Venezia. Si chiama X Law e si basa su algoritmi e modelli previsionali, e su un assunto criminologico: il ladro, lo scippatore o il rapinatore seriale ha un proprio territorio di caccia e tende ad agire sempre con modalità e orari simili per portare a casa giorno dopo giorno il proprio bottino : "XLAW" – ha così concluso Bargagna - permette di prevenire questi tipi di reati predatori urbani”.
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