Gli Amici della Terra della Toscana apprezzano le iniziative messe in campo dal Comune di Firenze per aumentare il patrimonio arboreo della città e migliorarne la qualità.
I mutamenti climatici e il logoramento cui gli alberi sono sottoposti in città rendono ancor più necessari manutenzione, cure, investimenti.
Agli eventi climatici estremi che si susseguono, ormai di frequente, non si può contrapporre un patrimonio di alberature vecchio e trascurato: non c'è più il rischio, ma la certezza di crolli che distruggono non solo le piante, ma i beni dei cittadini e possono colpire le loro stesse vite.
Gli Amici della Terra della Toscana denunciano il finto ambientalismo di chi si oppone al rinnovo delle alberature e fa finta di non vedere che a Firenze i nuovi alberi sono già oltre il doppio di quelli abbattuti. La tradizione secolare di coltivazione e manutenzione dei boschi non può essere dimenticata: i monaci camaldolesi già diverse centinaia di anni fa praticavano una gestione sostenibile del bosco, che prevedeva la coltivazione, il taglio, la ripiantumazione, una gestione sostenibile che ci ha lasciato in eredità le splendide foreste dell'Appennino. In città, da sempre gli alberi sono piantati molto giovani. Non sono stecchi, sono alberi che si svilupperanno, (come dimostra la splendida foto Alinari di Piazza della Libertà a inizio del secolo scorso).
Gli Amici della Terra della Toscana sostengono la Giornata dell'Albero che si terrà mercoledì 21 Novembre, con un importante convegno a Palazzo Vecchio, ed auspicano la piena riuscita dell'iniziativa.
Fonte: Amici della Terra - Ufficio Stampa
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