Teatro e legalità. Antonino De Masi. Il potere dei senza potere, questo l’evento teatrale presentato oggi – giovedì 15 novembre – in palazzo del Pegaso, che debutterà in prima nazionale in località Capanne nel Comune di Montopoli in Val d’Arno, nei locali del Cinema Teatro Don Enzo Terreni (Via Fonda, 3) domani venerdì 16 novembre, alle 21.15, ad opera della compagnia teatrale Mimesis.
La scelta di Capanne non è casuale. E’ proprio qui che nel 2015 è stato confiscato un immobile alla mafia (riqualificato dall’Associazione Frida per farne un centro antiviolenza), divenendo un luogo fortemente simbolico e significativo per raccontare la storia di Antonino De Masi, oggi sotto scorta perché da anni impegnato a contrastare il malaffare della 'Ndrangheta e di alcuni grandi colossi bancari italiani.
“E’ un importante esempio di teatro civile dedicato al tema della legalità quello che viene presentato oggi” ha dichiarato la consigliera regionale Alessandra Nardini soffermandosi sulla vicenda umana dell’imprenditore Antonino De Masi e sul suo coraggio che lo ha portato a rompere il muro del silenzio “e a vivere costantemente sotto scorta. Una scelta di vita certamente non facile, testimone e portatrice di un messaggio potente: ognuno può fare qualcosa e cambiare il corso degli eventi”.
“E’ un’iniziativa che accogliamo ben volentieri - ha aggiunto il sindaco di Montopoli in Val d’Arno Giovanni Capecchi - perché anche noi abbiamo iniziato una battaglia contro le mafie. Ho toccato
con mano questa problematica quando nel 2015, a Capanne, è stato confiscato un immobile alla mafia. Non sapevamo che fosse arrivata anche da noi, in una piccola frazione della provincia di Pisa”.
“E’ una questione di responsabilità civile - ha commentato il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani a margine della conferenza stampa -. Siamo di fronte a un’esperienza di vita che merita tutto il nostro rispetto e sostegno. Lo spettacolo proposto è un’occasione di riflessione sulle responsabilità individuali e dell’intera collettività”.
Antonino De Masi, dal canto suo, non ha dubbi sul potere della resistenza contro l’indifferenza e la rassegnazione, in nome del rispetto delle regole e soprattutto del prossimo: “potevo scegliere di andare via, abbandonare la mia terra, Gioia Tauro, la mia azienda, le persone che lavorano insieme a me. Sono rimasto a fare l’imprenditore. Ho vissuto sempre in coerenza. Vado spesso nelle scuole, invitato a raccontare la mia storia. Dobbiamo risvegliare le nostre coscienze e riprenderci la nostra dignità di persone libere”.
Hanno partecipato alla conferenza stampa, fra gli altri, anche la vice sindaca del Comune di Montopoli in Val d’Arno, Linda Vanni, Rosanna Magrini (regista e drammaturga della compagnia Mimesis) e Annastella Giannelli (responsabile del progetto e direttrice dell’organizzazione compagnia Mimesis, realtà che opera da oltre dieci anni nei territori di Pistoia e di Pisa).
L’evento (che ha ricevuto il patrocinio della Regione toscana e dell’amministrazione di Montopoli in Val d’Arno e si avvale della collaborazione con Presidio Libera “Genovese Pagliuca” comprensorio del cuoio e della calzatura, Fondazione San Miniato Promozione e Mostra Mercato Nazionale del Tartufo bianco di San Miniato) richiama l’attenzione sulla vicenda umana dell’imprenditore calabrese, attraverso il filtro del saggio che ispira il nome dell’opera: Il potere dei senza potere di Václav Havel, drammaturgo dissidente osteggiato dal regime comunista, leader della Rivoluzione di Velluto, che nel 1989 diventerà presidente della Cecoslovacchia.
La performance affronta i temi della responsabilità individuale e delle sue ricadute sulla collettività, della legalità come strumento di libertà, della lotta alle mafie al di là della retorica dominante, ma anche temi legati all’economia e al fare impresa, al successo delle idee che si oppongono al ricatto della violenza.
Antonino De Masi, che sarà presente alla prima nazionale dello spettacolo, sarà anche ospite d’onore alla 48esima Mostra Mercato Nazionale del Tartufo bianco di San Miniato, per raccontare la sua esperienza di imprenditore agricolo.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa
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