Ordine degli Architetti di Firenze, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e Santorsolaproject insieme per dare il proprio contributo per il futuro di Sant’Orsola. È stato presentato all’Autorità Regionale per la garanzia e la promozione della Partecipazione il progetto per ridisegnare insieme ai cittadini l’ex convento e la zona di San Lorenzo.
Capofila del progetto di partecipazione è il Dipartimento di Architettura, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Firenze e il gruppo di lavoro Santorsolaproject. L’obiettivo è quello di dar vita a un percorso comune tra residenti del quartiere, professionisti e mondo accademico per disegnare insieme il futuro del grande complesso e, allo stesso tempo, quello di San Lorenzo e di tutto il centro storico fiorentino.
Su questo tema, sarà organizzato nelle prossime settimane un confronto aperto alla Palazzina Reale, sede dell’Ordine e della Fondazione Architetti Firenze, a cui è stato invitato a partecipare anche il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella, a cui prenderanno parte rappresentanti di diverse realtà e istituzioni per discutere insieme e lanciare proposte sul futuro di Sant’Orsola, immediato e a lungo termine.
“Sant'Orsola è oggi una sorta di vuoto urbano in pieno centro storico, con una storia travagliata che vogliamo però lasciarci alle spalle una volta per tutte – spiega Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze – da qui l’idea di dare il nostro contributo con un processo partecipativo che ne analizzi contesto, necessità e potenzialità quale motore di rigenerazione non solo per l'intero quartiere, ma per tutto il sistema del centro storico. L’incontro in programma alla Palazzina Reale metterà insieme soggetti e realtà che potranno partecipare al percorso per il possibile futuro di Sant’Orsola, uno degli spazi dismessi la cui riqualificazione è strategica per ripensare la vivibilità del centro storico”.
Il coordinamento Santorsolaproject ritiene il finanziamento pubblico degli interventi di recupero della struttura il prodotto della iniziativa dei cittadini per la valorizzazione della struttura.
«Quanto annunciato dal Sindaco - dichiara Emanuele Salerno del coordinamento Santorsolaproject - è il risultato della nostra mobilitazione in questi cinque anni. Può apparire inelegante ricordalo, ma la realtà è questa. È dal 2013 che col Santorsolaproject abbiamo iniziato a lavorare affinché la questione della riqualificazione del Sant’Orsola entrasse nell’agenda pubblica della città e poi in quella politica dell’Amministrazione. Con determinazione e costanza abbiamo coinvolto l’intero rione di San Lorenzo e siamo così riusciti a raggiungere il primo obiettivo: del necessario recupero della struttura si è ripreso a parlarne e a discuterne anche nel discorso pubblico e la questione è tornata di attualità. La proprietà, cioè la Provincia e poi la Città Metropolitana, ha così riavviato l’emissione di bandi di concessione per valorizzazione. Ancora l’anno scorso, però, un finanziamento pubblico di tale entità era considerato dall’Amministrazione impraticabile, mentre i residenti e gli esperti del nostro coordinamento hanno sempre riaffermato la strategicità e la redditività dell’investimento, nonché promosso l’integrazione del necessario flusso finanziario con i fondi disponibili a livello europeo. Con i nostri ostinati interventi abbiamo infine convinto gli amministratori a programmare un primo importante investimento pubblico per questo immenso patrimonio pubblico al centro della zona Unesco. È una nostra vittoria, e dunque una vittoria di tutti e per tutti. Se oggi lo scenario è completamento trasformato, è merito delle tante persone che vivono e lavorano nel rione San Lorenzo, che generosamente si sono attivate e coordinate per orientare le decisioni degli amministratori fino a determinare l’attuale cambiamento di prospettiva».
"Anche il pian terreno sarà restituito ai cittadini"
Nel bilancio 2019 della Città Metropolitana un altro milione di euro per le corti interne e altri spazi da offrire per uso pubblico Consegnati questa mattina dal Sindaco Dario Nardella, a Firenze, i lavori per la copertura dell'ex convento di Sant'Orsola, per i quali la Città Metropolitana ha stanziato un milione di euro. Entro la fine dell'anno bando di gara per il rifacimento delle facciate (per 2,8 milioni di euro). Ma il prossimo anno partirà anche un terzo lotto di lavori: sarà messo a bilancio un ulteriore milione di euro per acquisire alla fruizione del pubblico le corti interne e progressivamente, con ulteriori risorse, tutti gli spazi del piano terreno e degli scavi archeologici. "Su Sant'Orsola oggi si passa dalle parole ai fatti - ha dichiarato Nardella - Il 30 novembre scadrà il termine per la presentazione di proposte da parte dei privati. Se arriveranno le valuteremo, altrimenti non intendiamo essere schiavi di nessuno e andremo avanti per completare il rifacimento di tutto questo complesso così rilevate per il quartiere di San Lorenzo e per un percorso che abbraccia Palazzo Medici Riccardi, la Basilica e le Cappelle Medicee. Abbiamo ricevuto proposte di partecipazione sia dal dipartiemto di Architettura, che dall'Ordine degli Architetti, dalle associazioni, come 'Insieme per san Lorenzo' e Sant'Orsola Project. Siamo pronti a collaborare con tutti i soggetti: cittadini, associazioni, realtà della città, interessati a dare un contributo". Nardella ha sottolineato che "non sarà ammesso alcun tipo di intervento finalizzato ad attività di forte redditività economica. Chiunque interverrà su questa struttura agirà prima di tutto per l'interesse pubblico, tenendo conto dei vincoli storico-artistici, che non consentono operazioni commerciali, e urbanistici. Finché ci saremo noi operazioni di questo tipo non saranno consentite. Le attività saranno rivolte prevalentemente alla collettività e l'aspetto economico-redditivo dovrà essere funzionale alla sostenibilità in questa direzione. I privati che si faranno avanti non possono pensare di far soldi con le attività a Sant'Orsola, ma ritenere di fare qualcosa di importante per la comunità e per il quartiere. Privati o no, noi andiamo avanti lo stesso". La consigliera della Metrocittà delegata al Patrimonio, Benedetta Albanese, sta segeundo il percorso di partecipazione relativo a Sant'Orsola. "Compatibilmente con le esigenze di sicurezza - spiega Albanese - abbiamo proposto occasioni di ingresso in Sant'Orsola. Le visite guidate, organizzate da Florence Multimedia, sono state un grande successo. Noi vogliamo restituire questo luogo ai cittadini, a chi abita in questo quartiere, e integrarlo nella città"
La Città Metropolitana ha allestito un sito web su Sant'Orsola, la sua storia e i progetti che la riguardano su http://innova.cittametropolitana.fi.it/orsola/
Fonte: Santorsolaproject - Ufficio stampa
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