"Il Sindaco Toti, per anni taciturno di fronte alle domande poste da quella che lui definisce “neonata” Lega Nord (se vuole gli inviamo la rassegna stampa così verifica da quanto tempo ci occupiamo dei problemi di Castelfranco e, magari, ci risponde con un po' di ritardo su tutti gli interventi – d'altra parte l'Ufficio Stampa del Comune sarà stato distratto), si risveglia dal torpore di fronte alle domande sulla “cessione” di una parte di Via dei Tavi alla Conceria Incas.
Ma di risposte vere, ad oggi, non se ne vedono...
Forse sono le domande ad essere di difficile comprensione: nessuna censura è stata mossa alla procedura seguita e la ricostruzione del Sindaco sul punto odora molto di excusatio non petita.
Proviamo a schematizzare un po' di elementi per rendere ai nostri amministratori più facile il compito di rispondere alla “fino ad oggi ignorata” Lega:
- negli elaborati al progetto presentati dalla società Incas si legge che, in accordo con l'Amministrazione Comunale “Per garantire la continuità fisica dell’Azienda Incas si è deciso di cedere alla stessa, quale frontista su entrambi i lati, la porzione di via De Tavi prospiciente l’Azienda, dando così continua fisica, oltre che impiantistica, all’Incas.”
- nel verbale della Conferenza dei Servizi del 26/04/2018 l'Arch. Bova, delegato del Comune di Castelfranco, nell'offrire parere favorevole afferma che “è stata proposta una nuova soluzione progettuale inquadrabile come intervento di ampliamento del fabbricato esistente e che prevede la alienazione di un tratto di strada di Via dei Tavi a favore del soggetto richiedente, comportando la definizione della procedura di sdemanializzazione di tale tratto.... L’Amministrazione comunale ha, per ora, dato in modo informale un proprio assenso ad avviare la procedura di sdemanializzazione: occorre pertanto avviare e concludere in modo formale tale procedura.”
- nel verbale della Conferenza dei Servizi del 26/04/2018, il delegato della Soprintendenza in ambito Paesaggistico per le Provincie di Pisa e Livorno esprime parere favorevole prescrivendo che “il progetto di variante deve prevedere sistemi di compensazione dell'erosione del bene di valore paesaggistico oggetto di trasformazione a favore della collettività, quali ad esempio la possibilità di riqualificare o realizzare un parco pubblico, la piantumazione di alberi in aree verdi da riqualificare, la possibilità di prevedere il restauro di opere di valore architettonico etc.. da definire in sede di approvazione della Variante in oggetto.”
Di conseguenza:
- parte di Via dei Tavi verrà alienata oppure no? Se non venisse alienato un tratto della via ma posto solo un impianto semaforico, l'Azienda perderebbe la continuità fisica richiesta e quindi non potrebbe procedere all'ampliamento?
- quali sono i sistemi di compensazione previsti? Quali sono le precise idee sulle compensazioni?
- quali sono state le modalità di coinvolgimento dei cittadini e di accordo con gli stessi? Il coinvolgimento dei cittadini richiesto riguarda anche le compensazioni?
Ad oggi siamo ancora senza una risposta ma forse ora i quesiti risulteranno più chiari.
Quanto al maldestro tentativo di dirigere verso i Monti Pisani l'attenzione, lasciamo ad altri la risposta.
Noi continueremo, come facciamo da tempo e anche se il Sindaco continua ad ignorarci, a porre domande su quanto avviene a Castelfranco".
Lega Castelfranco
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