'Ndrangheta a Empoli e Santa Croce, la procura chiede 14 rinvii a giudizio

Si torna a parlare di 'ndrangheta nell'Empolese Valdelsa e nel Comprensorio del Cuoio. La procura di Firenze ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per i quattordici indagati nell'inchiesta 'Vello d'Oro'. Lo scorso febbraio undici persone vennero portate in carcere e tre ai domiciliari, tutte abitavano nel territorio tra Empoli, Vinci, Fucecchio e Santa Croce sull'Arno. La procura contesta a vario titolo reati come usura, riciclaggio, estorsione, autoriciclaggio e associazione a delinquere; per alcuni c'è l'aggravante del metodo mafioso, scrive La Nazione.

Tutto è nato dalla restituzione di un prestito richiesta da un imprenditore calabrese residente a Vinci: questi avrebbe preteso, a fronte di un prestito da 30mila euro, la restituzione di 35mila euro il giorno successivo e un tasso di interesse del 6000% su base annua. Inoltre è stato scoperto che le famiglie Nirta e Barbaro, nomi noti per quanto riguarda la 'ndrangheta, avevano ampiamente le mani in pasta in un giro d'affari losco in Toscana. In questo caso erano state create delle società ad hoc per coprire movimenti di denaro da attività illecite come lo spaccio di droga. Le società avrebbero erogato prestiti a aziende in difficoltà nell'ambito conciario.

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