Tematiche LGBT: ecco 'Livorno Città Aperta', il programma completo

“Livorno Città Aperta”, ovvero città contro ogni cultura condizionata da pregiudizi, favorevole all’inclusione sociale delle persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali), nessuno escluso.

E’ questo il titolo del pacchetto di iniziative  messe in campo dal Comune di Livorno in collaborazione con il Tavolo Rainbow a partire già da questi giorni per far riflettere la cittadinanza sugli stereotipi più diffusi della nostra cultura circa le differenze di genere.

Presentazioni di libri, performance teatrali, workshop e laboratori per genitori e bambini saranno infatti finalizzati a sviluppare i valori di una vera uguaglianza civile favorendo modelli di relazioni plurali.

Livorno, insieme ad altre altre città italiane, fa parte delle rete RE.A.DY, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni, e come tale, promuove attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti di ogni persona. “Livorno Città Aperta” rientra pertanto nell’ottica di questa rete che, attraverso la Regione Toscana, ha dato il contributo alla realizzazione delle iniziative .

“ Una programmazione che spazia su tutte le tematiche LGBTI coordinate dal Tavolo Rainbow e che presenta importanti novità – sottolinea la vicesindaco Stella Sorgente – prima fra tutte una grande attenzione alle iniziative culturali con presentazione di libri, proiezioni di film e documentari che spaziano in vari ambiti, e poi per la prima volta la celebrazione della giornata del TDoR ( Transgender Day of Remebrance) che cade il 20 novembre a commemorazione delle vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender”. “ Senza contare – ha aggiunto – la collaborazione di realtà locali alla realizzazione del programma. Mi riferisco ai poppers di piazza Garibaldi che sosterranno varie iniziative offrendo spazi e realizzando eventi”.

 

Il calendario degli appuntamenti:

Il 7 novembre - ma l’appuntamento si ripeterà con cadenza settimanale anche il 14 e 21 novembre (ore 16) -  alla Biblioteca dei Ragazzi di Villa Fabbricotti, è in programma “ Qualsiasi” , progetto per l’educazione al genere e alla sessualità nell’ambito dei diritti umani con i bambini e le bambine; tre incontri con gruppi di ragazzi che di volta in volta affronteranno tematiche diverse quali: “identità ed essere”, “famiglia e relazioni”, “discriminazione e bullismo”.

Il 9 novembre (ore 18.30) al Nuovo Teatro delle Commedie sarà presentato “Piacere, sono Harvey Milk” di Piergiorgio Paterlini, il primo libro in italiano sulla vita di uno dei pionieri del movimento di liberazione LGBT contemporaneo. Seguirà alle ore 20.30 la proiezione del fim “Milk” diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti.

Il 15 novembre al Nuovo Teatro delle Commedie (ore 21.15) sarà proiettato il documentario “Queercore: How to Punk a Revolution" (durata 83 min). Si tratta di un  documentario del 2017, proiettato ancora poche volte in Italia, spesso in lingua originale. Diretto da Yony Leyser, racconta la storia del movimento queercore/homocore, nato a metà degli anni ’80, dall’iniziativa di alcuni artisti e artiste che hanno spinto all’estremo l’identità #queer, criticando l’assimilazione della scena gay del movimento al contesto eteronormato capitalista e declinando in chiave queer il movimento punk, spesso vittima di tendenze omofobiche.

Il 16 novembre, sempre al Nuovo Teatro delle Commedie, a partire dalle ore 23.30 serata Dj set “I wanna be your friend, no just be your lover” con  Dj Leblonde di Firenze, attivista queer fiorentina, impegnata nel movimento.

Il 20 novembre al Nuovo Teatro delle Commedie ( ore 21.30) andrà in scena “Mi chiamo Egon #2 : un posto nella storia”, lezione performativa di “storia trans” a cura di Egon Botteghi e Michela Angelini. Lo spettacolo viene rappresentato  in occasione del TDoR  (Transgender Day of Remembrance ) ricorrenza della comunità LGBT per commemorare le vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia). Al termine della performance “microfono aperto” al pubblico sulle tematiche in questione.

Il 30 novembre il programma si sposta in piazza Garibaldi e precisamente negli spazi del RiusoOfficina dove alle ore 18.30 si terrà il workshop “Vietato confondersi: come gli stereotipi di genere ci condizionano la vita”. Si parlerà appunto di come gli stereotipi interiorizzati sul genere possano influenzare i nostri atteggiamenti e aspirazioni. In contemporanea è prevista la pittura della nuova serranda LGBTQ a cura delle artiste Uovo alla Pop. Nella Galleria Uovo alla Pop djset con Madame Tutù.

Il 1 dicembre ( ore 18) al Blender Boudoir (piazza dei Mille) una occasione per riflettere sulla genitorialità delle persone LGBT con la presentazione del libro “Il nuoro e gli #altri” a cura di Rita De Santis.

Il 13 e il 20 dicembre (ore 16) doppio appuntamento al centro educativo Baby Birba (via Micali) con Giochi “sui generis”. Laboratori per genitori e bambini con giochi condivisi per il riconoscimento degli stereotipi più diffusi e condivisi nella nostra cultura circa le differenze di genere. Saranno presi in esame modelli e regole di comportamento sessualmente connotati che la famiglia trasmette come ad esempio la scelta dei giocattoli, lo stile di gioco, l’assegnazione dei compiti.

Hanno concorso alla realizzazione del programma di Livorno Città Aperta i componenti del Tavolo Rainbow: Agedo, Arcigay, Morphè, FriendLI, 10Dicembre Arciragazzi, Famiglie Arcobaleno, Egon Botteghi

Fonte: Comune di Livorno - ufficio stampa

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