Biblioteca Fucini, al via il cantiere. Barnini: "Lavori per otto mesi, è un giorno importante"

Cantieri alla biblioteca Fucini, novembre 2018

Il cantiere della Biblioteca Fucini di Empoli è partito. In otto mesi sarà restaurata e riaperta al pubblico la Sala Maggiore, stesso discorso anche per la Sala Tassinari e tutte le sale su Via Cavour. A annunciarlo è il sindaco di Empoli Brenda Barnini, che in un post su Facebook ha scritto: "Un grandissimo risultato per la nostra città! Per me personalmente un impegno rispettato per uno dei luoghi a cui sono più affezionata di Empoli".

I lavori, dunque, termineranno indicativamente a metà 2019. Il costo complessivo ammonta a 1,2 milioni di euro. La ditta incaricata è la Cooperativa Archeologia di Firenze, specializzata in interventi simili. Dopo l’intervento di recupero e ampliamento le postazioni di lettura e studio passeranno dalle 90 attuali a 200. Al termine dei lavori la biblioteca comunale tornerà quindi a essere composta dalle attuali sale a disposizione nel complesso dell’ex convento degli Agostiniani a cui si aggiungeranno gli spazi dell’edificio chiuso nel luglio 2012.

Il sindaco ha postato pure un video sulla sua pagina mostrando l'avanzamento dei lavori, inoltre ha commentato: "Sarà un cantiere grande e impegnativo all'interno del centro storico della città. Saranno lavori di restauro e recupero di scaffalature dei libri. Siamo felici di aver fatto partire questo impegno, la città lo aspettava da tempo. I lettori, gli utenti e i giovani saranno contenti, per me è un giorno importante e questo investimento sarà apprezzato da tutti gli empolesi".

Biblioteca Fucini di Empoli, in cosa consiste il progetto

Il progetto prevede il consolidamento e restauro del vecchio edificio di Via Cavour. L’intervento consiste prima nel consolidamento sismico delle strutture e quindi il restauro architettonico vero e proprio. Verranno realizzate le opere impiantistiche comprendenti: impianto elettrico, termico, idrosanitario, impianto antincendio ed antintrusione. L’intervento di restauro prevede il recupero completo di tutti gli infissi esterni, compreso il rinforzo dei vetri delle finestre, la maggior parte dei quali risalente all’epoca della loro installazione. Il vano scala a tre rampe su via Da Vinci verrà demolito ma il suo involucro esterno verrà conservato ed il suo volume reintegrato, sulla base di fonti documentarie fotografiche, in modo da restituirlo all’unitarietà visiva che gli era propria.

Al suo interno troveranno posto locali tecnici e la centrale termica poiché quella attuale (che si trova nel piazzale sul retro dell’edificio), che costituisce evidentemente un’aggiunta priva di valore storico ed estetico, verrà demolita. Nella zona adiacente verrà realizzata una scala esterna metallica di sicurezza, conforme alle normative antincendio che consentirà anche l’accesso al locale tecnico posto al primo piano. In prossimità dell’accesso alla biblioteca da Via Da Vinci è previsto un ascensore per consentire il superamento delle barriere architettoniche.

I solai a volta del primo piano verranno consolidati tramite l’inserimento di profilati  metallici necessari a sostenere il peso delle librerie, il progetto prevede la demolizione dei solai del mezzanino e la sostituzione del solaio di calpestio della sala Tassinari in quanto inadeguato a sostenere i carichi di esercizio. Al piano primo sono previste alcune modifiche distributive relative alla zona oggi adibita e deposito libri dove verranno creati nuovi servizi igienici. Gli altri uffici, la sala maggiore e la sala Tassinari verranno consolidati e restaurati. La Sala Tassinari inoltre sarò oggetto di uno specifico restauro delle scaffalature in legno, anche queste risalenti alla fine dell’800. Proprio in questi giorni vengono smontate per essere portate in un laboratorio di restauro: si tratta di manufatti coperti dal vincolo della Soprintendenza. I sottotetti verranno dotati di opportuno isolamento termico. Il tetto in cotto verrà smontato e reimpiegato dopo aver inserito lo strato impermeabilizzante.

Per le pavimentazioni  si procederà a smontaggio, restauro, reintegrazione e rimontaggio oppure alla loro completa demolizione. Gli intonaci esistenti saranno, per quanto possibile, conservati. Per ciò che riguarda le facciate, lo stato attuale  è fortemente degradato in quanto il paramento ad intonaco risulta quasi completamente mancante. Il recupero prevede il mantenimento delle porzioni in essere e la reintegrazione secondo materiali e forme esistenti. La facciata su Via Da Vinci riacquisterà l’immagine che aveva ottenuto a partire dal 1925 e che si era mantenuta fino alla fine degli anni Sessanta

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