Gipi in tour con 'Il ragazzo più felice del mondo' a Firenze e Pisa

A 7 anni dall'uscita di L'Ultimo Terrestre, Gipi, uno dei più famosi fumettisti e illustratori italiani, è tornato dietro e davanti la macchina da presa con Il ragazzo più felice del mondo. Il film presentato nella sezione Sconfini alla 75° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha raccolto un ottimo successo di pubblico e critica. Sarà al cinema dall'8 novembre distribuito da Fandango, sarà accompagnato in tour da Gipi a partire dal 6 novembre. Giovedì 8 novembre all'Arsenale di Pisa, Gipi dalle 20.30 presenterà il suo film.

Presentazione anche allo Stensen a Firenze

Il fumettista Gipi allo Stensen per presentare il suo ultimo film ‘Il ragazzo più felice del mondo’ e per una performance di disegno in realtà virtuale. Appuntamento mercoledì 7 novembre al Cinema Stensen (viale don Minzoni 25, ingresso al film: 8 euro, ingresso alla performance: gratuito)

Si comincia alle 19 con una performance live di Gipi. Il fumettista indosserà un paio di occhiali virtuali che gli faranno vedere (soltanto a lui) una grande lavagna luminosa. Su di essa Gipi comincerà a disegnare. Lo spettatore vedrà quindi Gipi disegnare nel vuoto, in realtà i suoi disegni appariranno in uno schermo che sarà visibile a tutti.

Alle 21, spazio al nuovo film di Gipi, presentato in anteprima nazionale dopo il passaggio al Lucca Comics. Si tratta de ‘Il ragazzo più felice del mondo’. Il film parte da una storia vera. C’è una persona che da più di vent’anni invia lettere cartacee scritte a mano a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per Francesco, un ragazzino di 15 anni. Nelle lettere piene di complimenti, chiede sempre in regalo un disegno. Per agevolare il compito ogni busta contiene un cartoncino bianco e un francobollo per la risposta. Gipi, a sua volta fumettista, inizia a indagare su questa persona. Chi è veramente? Perché si nasconde dietro la falsa identità di un adolescente? Ma ben presto il lavoro di indagine si trasformerà in qualcos’altro, e il regista si troverà a interrogarsi sulla necessità di raccontare storie e sulle scelte morali da fare quando si raccontano.

Fonte: Ufficio stampa

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