L’ospedale di Santa Maria Nuova modello per gli ospedali europei nel Cinquecento

Per la sua organizzazione nella cura dei malati l’ospedale di Santa Maria Nuova è stato da subito un modello per altri ospedali europei.  In particolare all’ospedale fiorentino si ispirò il Savoy Hospital di Londra, voluto da re Enrico VII d’Inghilterra.

Se ne parlerà domani (6 novembre, ore 17) nel Salone Martino V dell’Ospedale di Santa Maria Nuova con Manila Soffici, studiosa di storia medievale, nell’ambito dell’iniziativa “I martedì de ‘La Colombaria’ – Scuole e tradizioni a Santa Maria Nuova e nella medicina fiorentina”, realizzata in collaborazione con la Fondazione di Santa Maria Nuova Onlus.

Sappiamo per certo che Enrico VII chiese una copia dello statuto dell’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, che Francesco Portinari gli inviò prontamente (ca. 1500). Le somiglianze tra gli statuti dei due ospedali non mancano infatti, come spiegherà Soffici, come ad esempio le regole che riguardano un elemento importante per l’assistenza alla persona: l’igiene. Sia a Firenze che a Londra il regolamento prevedeva infatti un bagno al paziente a cui venivano poi forniti vestiti e biancheria pulita.

Il Savoy Hospital era aperto non solo ai malati ma anche ai poveri e ai bisognosi, come aveva scritto Enrico VII nel suo testamento. La grande struttura aprì nel 1512, era il più imponente ospedale del tempo nel paese e il primo a servirsi di un personale medico permanente. Chiuse nel 1702 e le sue strutture furono demolite nel XIX secolo.

Fonte: Ufficio Stampa

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