Si inaugura la sede del Carroccio, sul palazzo appare la scritta 'Lega fuorilegge'

"Lega fuorilegge", è questa la scritta apparsa in piazza Cavour a Livorno sulla facciata del palazzo che da oggi ospiterà proprio la sede del Carroccio. L'inaugurazione, prevista appunto oggi, sarà fatta alla presenza della commissario toscano del partito di Salvini, il sindaco di Cascina Susanna Ceccardi.

Nei giorni passati uno slogan anti-Carroccio, 'Via la Lega da Livorno', era già apparso sui social delle pagine di gruppi antagonisti tipo Laboratorio Antifascista Livornese, Brigate di solidarietà Attiva e dentro un'ex caserma occupata. Dagli stessi ambienti antagonisti si dà appuntamento per oggi a un presidio in piazza Cavour dove, si legge sui social, "il partito di Salvini ha annunciato che proverà ad inaugurare la sua sede a Livorno".

"A Livorno i soliti idioti hanno imbrattato la nuova sede della Lega, che verrà inaugurata oggi pomeriggio". Lo scrive su facebook il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, postando le foto in cui si vedono le scritte fatte con lo spray con la frase "Lega fuori legge", vicino al portone d'ingresso della sede del partito. "Se lo mettano bene in testa: minacce, intimidazioni, odio e violenza non ci fermano", commenta Salvini.

Circa 200 manifestanti si sono radunati in piazza Cavour a Livorno in un presidio organizzato dalla galassia antagonista per contestare l'inaugurazione della sede della Lega in città. All'iniziativa è attesa Susanna Ceccardi, commissario in Toscana del Carroccio e consigliere per il programma di governo del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Il gruppo ha intonato cori con la frase "Fuori la Lega da Livorno", mentre sulle transenne a protezione dell'iniziativa della Lega è stato appeso uno striscione a firma del Laboratorio antifascista Livornese che reca la scritta "Lega fuorilegge", la stessa tracciata con vernice nera nottetempo sulla facciata del palazzo che ospita la nuova sede della Lega in città. Le iniziative sono vigilate a distanza dalle forze dell'ordine.

"Oggi è una giornata storica, ma per la Lega e il Centrodestra, negli ultimi anni di giornate storiche ne abbiamo viste tante". Lo ha detto a Livorno la sindaco e commissario della Lega in Toscana Susanna Ceccardi rispondendo ai giornalisti che le chiedevano un commento sull'inaugurazione della sede cittadina del partito. "Abbiamo iniziato un'escalation di vittorie grazie al consenso dei cittadini, pochi facinorosi non fermeranno un'onda di consenso che sta arrivando nei confronti di Matteo Salvini, della Lega e dei tanti militanti e amministratori che sono sparsi per la Toscana. Quindi noi andiamo avanti, le offese non ci scalfiscono minimamente, le minacce non ci scalfiscono e andiamo avanti più forti di prima", ha aggiunto riferendosi al presidio antifascista organizzato dall'asse antagonista poco lontano dalla nuova sede della Lega dove nella notte sono state lasciate anche delle scritte contro il partito di Matteo Salvini.

"Livorno è importantissima. Ci sono tre capoluoghi di provincia che vanno al voto il prossimo anno: Firenze, Livorno e Prato, però Livorno è un simbolo". Lo ha detto oggi Susanna Ceccardi rispondendo ai giornalisti che le chiedevano quanto conti Livorno nella geografia del prossimo voto. "Già è caduta 4 anni fa - ha proseguito Ceccardi - dalla Sinistra è passata in mano ai Cinquestelle, ma la città non è soddisfatta di questo cambiamento e adesso è veramente pronta per dare il sostegno e la fiducia al Centrodestra guidato dalla Lega".

"Sicuramente la sicurezza è al centro del nostro programma e quindi della nostra azione". Così Susanna Ceccardi ai giornalisti sulla scelta di aprire la sede della Lega in piazza Cavour a Livorno dove in passato ci sono stati problemi legati a violenze e spaccio.

"Arriveremo nei posti più impensabili di ogni città - ha aggiunto - A Pontedera l'altra settimana abbiamo preso la sede che era del Pd nella città operaia per eccellenza e anche nel cuore di Livorno abbiamo intenzione di insediarci, perché lo vogliamo dire molto chiaramente ai facinorosi dei centri sociali che in nome dell'antifascismo vorrebbero impedire a noi di parlare e di esprimerci: noi siamo qui per un esercizio di democrazia e non ci faremo intimidire da nessuno". "Abbiamo il diritto di andare ovunque, di parlare ovunque e di mettere le nostre sedi dove e più vogliamo", ha concluso Ceccardi.

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