Legionella alla piscina comunale, il M5S: "Casi di polmonite prima della chiusura"

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento 5 Stelle Castelfranco di Sotto riguardo la piscina comunale e le analisi che avrebbero rilevato il batterio legionella. Alcune settimane fa il sindaco Toti aveva reso noti i risultati dell'analisi condotta dall'Asl che avevano "rilevato valori di legionella superiori ai parametri previsto", ma specificando però che "tali comunicazioni sono pervenute quando la piscina era già stata chiusa in via autonoma per lavori".

Il realtà, secondo il M5S, non sarebbe così, ma addirittura ci sarebbero stati casi di polmonite direttamente collegabili alla frequentazione della piscina: l'accusa sarebbe sorretta da due diverse comunicazioni dell'Asl (che alleghiamo) datate 11 settembre e 29 settembre. Nella prima si legge nero su bianco che "a seguito di un caso di polmonite da legionella lo scrivente ufficio ha avviato una inchiesta epidemiologica [...] L'inchiesta ha evidenziato che il soggetto ha frequentato più volte la piscina" e che a seguito dei successivi controlli è stato "evidenziata la presenza di una massiccia colonia di batteri da Legionella", pertanto si chiedeva la bonifica e la certificazione del rientro dei valori. Rientro che probabilmente non c'è stato e infatti circa 10 giorni dopo è arrivata l'altra lettera in cui si chiedeva la chiusura.

IL TESTO DELLA NOTA M5S

Così come promesso nella nostra precedente comunicazione, pubblichiamo la documentazione fornita in relazione alle analisi riscontranti il batterio della legionella della piscina comunale di Castelfranco Di Sotto. Tali analisi non solo confermano i nostri dubbi ma rivelano situazioni critiche di alto rischio taciute a tutti.

Senza nessuna intenzione di creare inutili allarmismi riteniamo comunque utile rendere pubblica l’esatta dinamica degli eventi e come essi sono stati gestiti.

I fatti: In data 07 Settembre la piscina era chiusa ufficialmente, come dichiarato, per “Situazioni che rendono necessari alcuni interventi urgenti, non prevedibili proprio perché verificatisi ora. “

Il 14 ottobre viene resa pubblica la notizia della presenza del batterio in questione all’interno degli impianti della piscina comunale in seguito alle analisi della ASL competente.

L’amministrazione comunica che non c’era necessità di emettere ordinanze di interdizione poiché, afferma il sindaco: “Ribadisco che tali comunicazioni sono pervenute quando la piscina era già stata chiusa in via autonoma per i lavori “ .

Noi siamo in grado di documentare la presenza di ben due comunicazioni ufficiali della ASL verso il comune e datate rispettivamente 11/09 e 25/09 che evidenziano aspetti critici taciuti.

Nella prima comunicazione si rende noto che già in data 06 Settembre l’ASL ha ottenuto i risultati delle analisi dei campionamenti effettuati all’impianto in data 22 Agosto ed eseguiti in conseguenza di un caso di polmonite da legionella.

Nella comunicazione inviata il giorno 11 al comune si richiede di emettere un provvedimento amministrativo per il gestore di eseguire la pronta bonifica dell’impianto e di presentare i risultati delle analisi comprovanti il rientro nella norma.

Il 25 Settembre l’ASL nel secondo comunicato invece chiede espressamente al comune l’emissione di un’ordinanza di chiusura dell’impianto poiché è stato diagnosticato un secondo caso di polmonite da legionella.

Che cosa si evidenzia e cosa era mancato nelle precedenti comunicazioni sulla vicenda ?

  • Le analisi e pertanto i valori cosi elevati di legionella riscontrati corrispondono a quando ancora la piscina era in uso e aperta agli utenti.
  • La motivazione che ha spinto la ASL ad effettuare le analisi e a chiederne la chiusura sono legate a ben due casi di polmonite conclamati che essa mette in relazione a quell’impianto
  • Un aspetto curioso il giorno 6 settembre si scopre il batterio e guardate la fortuna! Provvidenzialmente il giorno 7 “interventi urgenti, non prevedibili” causano la chiusura della piscina. Consideriamo il fatto che di prassi entro poche settimane l’impianto sarebbe stato chiuso per consentirne la copertura invernale.

Ecco a cosa porta il lavoro di approfondimento a cui ci siamo impegnati, molto spesso ostacolato proprio perché riesce a portare alla luce aspetti scomodi e non sempre cosi banali come in questo caso e come una informazione immediata non riuscirà mai a dare.

LE COMUNICAZIONI ASL

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