Lo scrittore Yu Hua sarà ospite dell’Università per Stranieri lunedì 5 novembre, alle ore 11.45, in Aula Magna.
Dopo i saluti del Rettore Pietro Cataldi e di Huang Yunlin, direttrice dell’Istituto Confucio di Pisa, la prof. Anna Di Toro introdurrà all’incontro con lo scrittore.
Yu Hua, nato a Hangzhou nel 1960, è uno scrittore cinese di fama internazionale; dopo avere svolto per alcuni anni l’attività di dentista, si è dedicato alla letteratura a partire dai primi anni ’80.
Il primo decennio della sua produzione è stato caratterizzato da una ricerca sperimentale e dall’esplorazione della violenza praticata dagli esseri umani, di cui l’autore fu spesso testimone nella sua infanzia, durante gli anni della Rivoluzione Culturale. Nel corso degli anni ’90 la narrativa di Yu Hua si volge a forme di narrazione di carattere storico, come il romanzo Vivere! (trad. di N. Pesaro, Donzelli, 1997), che segue le vicende della famiglia di un proprietario terriero decaduto, dagli anni ’20 alla fine degli anni ’70 del ‘900. La storia in Yu Hua diviene una narrazione non ufficiale, che ripercorre con ironica partecipazione le vicende individuali più di quelle collettive.
Nuove forme di realismo sono esplorate da Yu Hua in Cronache di un venditore di sangue (trad. it. di M. R. Masci, Einaudi, 1999), la storia di un gruppo dicontadini costretti a vendere il proprio sangue per mantenere le famiglie, mentre in seguito di Yu Hua si volge al realismo grottesco per descrivere le stridenti contraddizioni della Cina contemporanea, come ad es. nei romanzi Brothers e Arricchirsi è glorioso, entrambi tradotti da S. Pozzi per Feltrinelli. Un ritratto vivido e ironico della Cina di oggi è offerto da Yu Hua anche nelle sue raccolte di saggi, La Cina in 10 parole e Mao Zedong è arrabbiato (trad. it. di S. Pozzi, Feltrinelli).
L’ultimo suo romanzo tradotto in italiano sempre da S. Pozzi per Feltrinelli nel 2017, Il settimo giorno, è risultato vincitore del Premio Bottari LattesGrinzane, attribuito il 20 ottobre scorso, ottenendo il favore della giuria, composta da studenti di oltre 20 scuole superiori in tutta Italia. Tra le motivazioni della giuria: nel romanzo, Yu Hua offre “una critica severa, realistica e talvolta persino feroce, alle ingiustizie e all’egoismo della società cinese, pure esprimendo un sentimento di pietas profonda e antica che risale, con i toni di una dolcissima e trasfigurata poesia, alle tradizioni poetiche e figurative più delicate di questa antichissima civiltà.”
Fonte: Università per stranieri di Siena - Ufficio Stampa
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