Prosegue l’impegno della Polstrada in Toscana anche in favore degli animali, spesso intercettati ai margini delle strade o trasportati su mezzi inadeguati.
Sabato pomeriggio la Sezione di Arezzo ha pizzicato un camionista con un carico di 150 pesciolini stipati in una vasca con acqua putrida. Erano carpe che l’uomo, un cinese di 48 anni, aveva prelevato nel perugino per portarle a Prato, ma è stato fermato in A/1 da una pattuglia della Sottosezione di Battifolle. I poliziotti hanno verificato che nella vasca non c’era ricambio di ossigeno, tant’è che la maggior parte dei pesci era moribonda. La ASL di Arezzo ha confermato tutto, tant’è che la Polstrada ha sequestrato il carico allo straniero, che dovrà pure pagare una multa di oltre 5.000 euro.
Sempre sabato, la Sezione di Livorno ha fermato un TIR con a bordo 41 bovini destinati a un allevamento vicino Caserta. I poliziotti, che stavano sorvegliando l’Aurelia, hanno notato che uno degli animali era morto. Ma l’autista, un 40enne originario del Molise, ha fatto presente agli agenti che quello spostamento lo stava effettuando in condizioni di sicurezza, sapendo che i controlli della Polstrada sul trasporto di animali vivi sono frequenti. Aveva ragione, tant’è che il veterinario dell’ASL ha confermato il decesso per cause naturali della povera bestia. Il conducente prima di ripartire ha ricevuto i complimenti dalla Polstrada.
Ieri mattina, infine, la Sezione di Siena ha salvato Odi, un meticcio di 4 anni, mentre vagava lungo la Siena-Bettolle, a quell’ora molto trafficata. Alla centrale operativa della Polstrada erano giunte tante telefonate per segnalare il pericolo che l’animale finisse stritolato da auto e TIR che gli sfrecciavano accanto. Sul posto è stata dirottata una pattuglia del Distaccamento di Montepulciano che ha rintracciato l’animale vicino Sinalunga, mentre zigzagava tra una corsia e l’altra. I poliziotti, facendosi scudo con l’auto di servizio e aiutandosi con le bandierine rosse, hanno rallentato il traffico per cercare di raggiungerlo. All’inizio Odi era diffidente e non si faceva avvicinare, ma gli agenti non si sono scoraggiati, tant’è che ne hanno conquistato la fiducia. Lui a quel punto si è fatto accarezzare e dopo qualche coccola è salito sull’auto, ove è stato pure rifocillato e poi condotto presso la ASL di Torrita di Siena. Lì gli investigatori sono risaliti al padrone, di Bucine, che si era accorto della sparizione del cane la sera prima. La figlia, disperata, temeva di non poterlo più riabbracciare e il padre per ritrovarlo le ha provate tutte, mettendo pure le foto di Odi in rete. Ma la Polstrada è stata più lesta riuscendo a farlo tornare presto dai suoi cari.
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