Non ha rispettato la misura cautelare e ha falsificato documenti per ottenere permessi, per questo motivo un 27enne è stato arrestato a Castelfiorentino.
Il giovane, di origini albanesi, era già finito in manette lo scorso marzo per ricettazione e uso illecito di carte di credito a Firenze. In un primo momento aveva ottenuto l'obbligo di dimora e presentazione alla p.g., ma non si era mai fatto vivo e i carabinieri lo avevano rintracciato solo pochi giorni dopo. Inoltre era stato sorpreso a violare il provvedimento dato che si era allontanato di notte da casa propria. Per quello, ad aprile sono arrivati gli arresti domiciliari, ma non è bastato.
Il ragazzo, dopo qualche giorno, ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Firenze il permesso per recarsi quotidianamente a lavoro in una ditta di Colle di Val d’Elsa. Successivamente, quando il procedimento penale era in fase di appello, il detenuto aveva richiesto alla Corte d’Appello di Firenze i permessi per poter lavorare presso un’azienda di Prato gestita da due connazionali.
Non era stata comunicata la fine dell'attività con l'azienda colligiana, quindi i carabinieri di Castelfiorentino si sono insospettiti. Coi colleghi di Colle hanno verificato la veridicità dei documenti presentati 27enne: la società esisteva, ma non era operativa da due anni e il giovane non era minimamente conosciuto dai titolari.
Quindi, la Corte d’Appello ha emesso un provvedimento di aggravamento di misura cautelare ordinando la custodia cautelare in carcere del giovane, per aver presentato documentazione falsificata in modo da ottenere permessi lavorativi. Nella serata di ieri, lunedì 22 ottobre, il 27enne è stato portato a Sollicciano.
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