"Da ora in avanti non guarderemo in faccia a nessuno. Chi denigra, strumentalizza o diffonde bugie sulla sanità toscana e sui suoi operatori, giocando cinicamente e spudoratamente su questioni delicatissime come quelle della vita e della morte, sarà immediatamente querelato per diffamazione e, ove ne esistano le condizioni, denunciato per procurato allarme". Il presidente Enrico Rossi indica con fermezza la linea di comportamento della Regione Toscana di fronte ad ogni strumentale tentativo di minare il corretto funzionamento del sistema sanitario regionale.
"Se ci sono forze politiche che vogliono operare queste inaccettabili strumentalizzazioni, è bene che sappiano che reagiremo colpo su colpo, senza, lo ribadisco, guardare in faccia a nessuno. Anche perché sono sempre più convinto che denigrare la sanità pubblica è il primo passo verso l'obiettivo della privatizzazione dei servizi".
"La Regione Toscana – prosegue - è assolutamente disponibile a discutere dei suoi limiti, delle sue imperfezioni e ad accogliere tutte le critiche che vengono rivolte al Servizio sanitario regionale. Lo abbiamo sempre fatto. Ma non è assolutamente disponibile ad accettare che si getti fango sul lavoro di operatori onesti e che si mandino nel panico migliaia di cittadini che hanno bisogno delle nostre strutture".
«È bene ricordare che i dati del Ministero della Salute, contenuti nel rapporto SDO 2016 (schede di dimissione ospedaliere, n.d.r.), mostrano, relativamente alle infezioni dovute a cure mediche, un valore per la Toscana pari a 8.24 per 100.000 dimissioni, inferiore a quello nazionale che è di 12.39 ogni 100.000 dimissioni e al di sotto della maggior parte delle altre Regioni (Piemonte 25.48, Lombardia 20.16, Veneto 16.3, Emilia Romagna 19.64). Il valore dell'Ospedale NOA relativo al 2016 è pari a 13.00 per 100.000 abitanti, assolutamente in linea – conclude - con il dato nazionale".
Fonte: Regione Toscana
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