Fondazione Federico Zini, arriva il 'no' unanime dal Consiglio regionale

Federico Zini
Federico Zini con la maglia del Tuttocuoio

"La decisione della famiglia di Federico Zini, il venticinquenne che lo scorso 26 maggio ha ucciso la ex fidanzata Elisa Amato, di intitolare una fondazione alla memoria del figlio con l’intento dichiarato di combattere la violenza di genere e aiutare bambini in condizioni di disagio è una iniziativa che suscita tutta la nostra contrarietà ed è per questo che chiediamo alla Regione Toscana di agire, nell’ambito delle proprie competenze tra cui quella di concedere il riconoscimento giuridico, per disincentivare ogni iniziativa che, come questa, possa alimentare un messaggio ambiguo rispetto alle politiche di contrasto alla violenza di genere"».

Lo ha detto il consigliere regionale del Pd Enrico Sostegni, intervenendo in Consiglio regionale sulla mozione sul caso Amato-Zini da lui stesso presentata nell’agosto scorso. Un atto, approvato poi dall’aula all’unanimità, nel quale si ricorda come la Regione Toscana abbia da sempre posto in primo piano le politiche incentrate sul contrasto alla violenza di genere attraverso un lavoro svolto, in primo luogo, a livello culturale sviluppando misure finalizzate ad aumentare la consapevolezza delle donne vittime di violenza circa la loro condizione e diffondendo un’educazione alle relazioni e al rispetto di genere.

Per questo, ha aggiunto Sostegni, "abbiamo il dovere di opporci ad un messaggio ambiguo e sbagliato che a nostro avviso questa decisione della famiglia Zini porta con sé: quello per cui chi ha commesso un delitto così violento ed efferato possa invece diventare la vittima, insinuando altresì l’idea che la vittima del femminicidio possa essere in qualche modo responsabile e creando così un precedente ambiguo e pericoloso".

Tragedie come questa, ha concluso Sostegni, oltre a distruggere famiglie e amici sia della vittima che di chi si rende reo di tale gravissimo crimine, scuotono profondamente le realtà locali nelle quali avvengono e più in generale tutta l’opinione pubblica in quanto sono ingiustificabili e incomprensibili gesti, purtroppo ancora molto, troppo frequenti. "L’intitolazione di una Fondazione ad un femminicida potrebbe rappresentare anche un ulteriore deterrente per le donne a denunciare le violenze subite. E questo non possiamo permetterlo".

Sulla mozione è intervenuto anche il consigliere Pd Nicola Ciolini, ricordando "una vicenda che ha suscitato l'attenzione di molte amministrazioni comunali, tra le quali quelle dell'area pratese vista anche che Elisa Amato abitava proprio a Prato, che hanno approvato mozioni simili. Credo che sia molto importante che il Consiglio regionale, su questo tema, assuma una posizione unanime", ha concluso.

L’atto è stato votato all’unanimità dall’Assemblea e sottoscritto in Aula anche da Serena Spinelli (Art.1-Mdp), Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt).

"Non è accettabile che a Federico Zini sia intitolata una Fondazione. Per questo ho convintamente sottoscritto e votato, insieme al Consigliere Enrico Sostegni ed altre colleghe e colleghi, la mozione che abbiamo approvato poco fa in Consiglio Regionale. Nell'atto, analogo a quello già approvato in alcuni Consigli Comunali toscani, esprimiamo la nostra contrarietà alla decisione di intitolare una Fondazione che ha tra i propri obiettivi anche il contrasto alla violenza di genere con il nome di un ragazzo che ha commesso tale delitto.  Trovo ammirabile l’atteggiamento della famiglia e delle persone vicine a Elisa che dalla notte del terribile omicidio hanno scelto il silenzio quando potevano scagliarsi contro chi l’ha portata via senza un motivo in preda ad una folle e brutale violenza ingiustificabile. E trovo che in una situazione così assurda e difficile il rispetto del reciproco dolore sia fondamentale.  Comprendo e rispetto il dolore della famiglia Zini. Ma un assassino non si può assolvere mascherando la cronaca dei sui gesti con buoni propositi", Alessandra Nardini, Consigliera Regionale PD, commenta così l'approvazione in Consiglio Regionale della mozione "In merito al contrasto alla violenza di genere e alla intitolazione della Fondazione a Federico Zini. "

Fonte: Consiglio regionale della Toscana, comunicazione gruppo Partito Democratico

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