Coppia gay aggredita a Pisa, in pieno centro, intorno alle ore 23 da un gruppetto di ragazzini che all'apparenza avevano tra i 16 e i 18 anni ed erano italiani. "Siete finocchi?", questa la domanda fatta ai due prima che li prendessero a sputi e botte.
Christain Murgo e il compagno Marco Barone stavano camminando in Borgo Stretto, dove quest'ultimo aveva appena finito il turno di lavoro. Ad avere la peggio è stato proprio lui: un pungo al volto ha fratumato gli occhiali e i vetri gli hanno lacerato la pelle. Fortunatamente i tagli non hanno colpito l'occhio. Anche Christian, nel tentativo di difendere il compagno, è stato preso ferocemente a botte.
Entrambi sono finiti al pronto soccorso e hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri a cui sarebbe stata fornita anche una descrizione dei tre aggressori
Duro il commento di Christian sul suo profilo facebook: "Questo è quello che succede in questo paese di m***a, dove essere omosessuali e camminare vicini senza nemmeno toccarsi consegue nel vedere il proprio ragazzo prendersi un pugno in faccia da 3 ragazzi. Ci tengo a specificare che erano italiani, prima che girino le solite stronzate sugli immigrati tanto per cambiare, ragazzi più piccoli di noi, che si sono divertiti a sputarci in faccia, a dirci che gli facevamo schifo ed infine a spaccare gli occhiali in faccia a marco rischiando di fargli perdere un occhio. L'unico rimorso che ho è quello di non essere riuscito a prendere più botte di quelle che ho preso per difenderlo e non aver spaccato la faccia a quei 3 imbecilli che stanotte dormiranno nei loro letti divertiti della loro grande conquista. La denuncia è stata fatta e spero vivamente che questi dementi paghino per quello che hanno fatto. Questa è l'Italia".
Nardini: “Gesto inaccettabile"
“Non volevo credere a quello che stavo leggendo e invece, purtroppo, il vile gesto raccontato da Christian è accaduto davvero ed è accaduto a Pisa. Una città aperta, inclusiva, vivace che non permetteremo si trasformi nella sua bruttacopia. Questa vicenda fa male. Fa ancora più male perché riguarda giovani: due ragazzi che hanno la sola ‘colpa’ di amarsi e altri che si lasciano accecare dall’odio e manifestano la loro foga con la violenza verso altri coetanei. Fermiamoci tutti. Siamo ancora in tempo. L’Italia ha fatto grandi progressi sulla strada dei diritti civili, ma fatti come questo dimostrano che i passi da fare sono ancora molti a partire dall’approvazione di una legge contro l’omotransfobia. Non stanchiamoci di promuovere la cultura della parità e del rispetto, di combattere stereotipi e discriminazioni. Condanniamo con forza episodi come quest’ultimo di Pisa. Una condanna che, mi auguro, arrivi chiara e pubblicamente da ogni rappresentante delle istituzioni”. Così Alessandra Nardini, consigliera regionale, commentando la notizia dell’aggressione della coppia di ragazzi gay a Pisa.
La solidarietà di Diritti in comune
Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile
Espimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a Christian e al suo compagno Marco per l'aggressione omofoba di cui sono stati vittime.
Si tratta di un fatto molto grave per la nostra città, e non va sottovalutato in alcun modo, soprattutto in un momento come questo, in cui si moltiplicano episodi del genere in tutta Italia: non dimentichiamo quanto è accaduto a Verona nelle scorse settimane!
Il clima in cui ci troviamo non è solo pesante e sempre più diffuso: occorre sottolineare che è anche frutto dell'azione di alcune delle forze che sostengono il Governo, a partire dalla Lega: queste forze sono le prime ad alimentare omofobia e violenza. Altro che sicurezza! Questo è un tema che si agita solo contro le diversità. E il caso dell'omofobia è un esempio chiarissimo in questo senso: che le e gli omosessuali possano essere viste e visti come un pericolo e che possa passare l'idea che sia possibile se non normale aggredirle/i, mentre si cerca di impedire che nelle scuole i bambini e le bambine imparino la ricchezza e il rispetto delle diversità, è inaccettabile. Dov'è la sicurezza, qui? Di che sicurezza si parla?
Ci auguriamo che vengano individuati i colpevoli e che al contempo anche il sindaco Conti faccia sentire con nettezza la sua voce contro l'omofobia e in solidarietà di Christian e Marco.
La nota della Scuola Superiore Sant’Anna
La Scuola Superiore Sant'Anna esprime solidarietà ai due giovani, uno dei quali è allievo in procinto di concludere il suo percorso di studio, che hanno subìto un’aggressione omofoba a Pisa, nella serata di giovedì 4 ottobre. E’ superfluo ribadire la condanna verso questo gesto, come per ogni atto che implica violenza, ma è sconcertante notare come gli autori siano tre giovani che, in quanto tali, dovrebbero avere il rifiuto di ogni discriminazione come uno dei riferimenti, civili e culturali, alla base di ogni comportamento.
L’aggressione conferma anche la necessità di proseguire azioni educative per contrastare l’intolleranza, che, nel caso specifico, si è espressa con una escalation di violenza nei confronti di persone giudicate estranee rispetto al proprio modo di pensare e di agire.
La nostra comunità troverà l’occasione per manifestare la propria vicinanza ai due giovani, rilanciando quel messaggio di rispetto che caratterizza il mondo di pensare e di agire di chi vive e lavora alla Scuola Superiore Sant’Anna. Soltanto dal confronto, leale e corretto, derivano progresso e convivenza pacifica e fruttuosa, a beneficio di tutta la nostra società.
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