Sinistra Italiana di Livorno annuncia che l'On. Nicola Fratoianni, Segretario Nazionale di Sinistra Italiana, è stato messo a conoscenza della grave situazione che coinvolge il Porto di Livorno, e presenterà un'interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per chiedere verifiche certe in tempi brevissimi sullo stato di salute del Porto di Livorno, dal momento che si tratta del maggiore volano di sviluppo per risollevare una città sfiancata dalla crisi e dalla costante presenza di chi ha avvallato con la gestione obliqua del potere la decadenza della città. Spaventano le dichiarazioni uscite a mezzo stampa dalle colonne Tirreno ieri, con l'allarme lanciato dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho rispetto alle numerose infiltrazioni criminali nascoste in alcune cooperative operanti nel Porto che gestiscono il traffico di droga e il riciclaggio di denaro sporco, così come fanno suonare un campanello d'allarme i problemi e i conflitti generati dalle posizioni di AdSP rispetto non solo alla gestione delle concessioni delle aree portuali ed in particolare alla questione della privatizzazione di Porto 2000, denunciata il 9 settembre con forza da Luciano Guerrieri, Presidente della Società svuotata dalle sue funzioni pubbliche di gestione del traffico turistico e passeggeri in transito sulla città, ma anche per ciò che riguarda la gestione più volte da noi sanzionata del lavoro portuale con l'interpretazione continua e troppo personale della Legge 84/94 attuata da AdSP nella figura del Segretario Generale.
Abbiamo più volte auspicato le dimissioni del Segretario Generale Massimo Provinciali perchè la situazione sta diventando insostenibile e si intravedono scenari bui per il futuro non solo del Porto di Livorno ma per i lavoratori in un quadro che a oggi, appare sempre più pericolosamente incrinato dalle inchieste che oltre ad allontanare investitori sani, mettono in predicato anche il lavoro di chi opera oggi all'interno del Porto.
Restiamo esterrefatti per le dichiarazioni scarne, approssimative e superficiali del Presidente della regione Rossi, che rispondendo al Procuratore Antimafia dice: " di temere per le sorti della città, ma il tessuto sociale della Toscana è ancora forte, spero reagisca.' Vogliamo ricordargli che le speranze non bastano, sono le Istituzioni che devono dare per prime il buon esempio nell'esercizio trasparente delle funzioni e che saranno cittadini sempre più consapevoli a fornire gli anticorpi alla deriva in atto, non per partito preso ma per coscienza e onore alle leggi sancite nella nostra Costituzione che più di una volta chi siede sullo scranno più alto di questa Regione ha disatteso.
Fonte: Simona Ghinassi - Sinistra italiana Coordinatrice Federazione di Livorno
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