L'Empolese verso la 'mobilita elettrica': 16 nuove colonnine. Emissioni zero target anche delle imprese

Confesercenti e Tinghi Motors insieme per sensibilizzare sull'acquisto di mezzi elettrici


L'Empolese Valdelsa guarda al futuro. Ieri sera, nello splendido contesto della Villa Medicea di Artimino, Confesercenti Empolese Valdelsa e Tinghi Motors hanno organizzato un convegno sul tema della mobilità elettrica. Un momento di riflessione tra i commercianti e istituzioni per intraprendere insieme la strada verso un mondo ecosostenibile e ad 'emissioni zero'.

Erano presenti la presidente di Confesercenti Empolese Valdelsa Ilaria Scarselli, il responsabile relazioni esterne dell'associazione Lapo Cantini, il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, l'assessore di Empoli Antonio Ponzo, Enrico Ammirati, Brand Manager Tinghi Motors ed infine il presidente di Prime365 Mauro Regina. Tra il pubblico c'erano anche il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, il senatore Dario Parrini e il consigliere regionale Enrico Sostegni.

Il primo obiettivo è quello di sensibilizzare sull'acquisto, anche in ambito commerciale, di mezzi elettrici. Un investimento che, oltre ad essere ecosostenibile, è anche conveniente: in media il costo per 100km è di appena 1,50 euro. Un furgone che compie 3000 Km al mese spende indicativamente 300 euro di carburante, un mezzo elettrico potrebbe abbattere di almeno 250 euro questa spesa. Si tratta di calcoli indicativi, ma il risparmio è certamente notevole.

Tinghi Motors ha mostrato i mezzi Renault in vendita e le potenzialità in termini di costo e benefici che offrono. La convenzione con Confesercenti mira a diffondere l'idea della mobilità elettrica e incentivarne l'utilizzo, mentre alle istituzioni si chiede di supportare questo progetto.

"Renault ormai da anni - spiega Ammirati - investe nella ricerca del settore ed è stato creato un marchio specifico, ZE (Zero Emission), per entrare prepotentemente nel futuro. Con un mezzo elettrico si abbattono costi del carburante, ma anche quelli di manutenzione. Ormai i prezzi sono accessibili e l'autonomia di una utilitaria arriva fino a 300km. Servono però più punti di ricarica".

"Ringrazio Tinghi Motors - spiega Scarselli - per dare sul territorio la possibilità alle imprese e ai privati di investire nel parco auto 'elettrico' costruendo con noi delle collaborazioni. Questo ci dà la possibilità di parlare di mobilità sostenibile e di futuro anche nell'Empolese. Altrove la mobilità elettrica è molto sviluppata e la rete è nettamente in crescita. In Italia ci sono difficoltà. Tinghi mette a disposizione le auto, ma servono infrastrutture per ricaricarle, per questo serve il supporto delle amministrazioni"

Scarselli ha quindi proposto la creazione di un accordo strutturato con le Amministrazioni locali per incentivare i mezzi elettrici e creare una "rete della mobilità elettrica dell'Empolese Valdelsa".

Al termine della serata è stata consegnata una Renault Zoe alla presidente di Confesercenti a sostegno dell'appoggio di Renault e Tinghi Motors come incentivo all'utilizzo dei veicoli ad emissione zero.

I limiti della 'rivoluzione elettrica'

Come accennato perché la 'rivoluzione elettrica' possa attuarsi serve anche una rete infrastrutturale capace di reggere questo profondo cambiamento della mobilità: servono, cioè, colonnine e punti per ricaricare i mezzi. Quello che si sta verificando, infatti, è un vero e proprio paradosso commerciale: c'è la tecnologia e l'offerta di mezzi, ma non le strutture necessarie per poterli mettere in strada. Il problema è anche più grande: secondo uno studio se convertissimo tutte le auto in circolazione non avremmo abbastanza energia disponibile. Insomma è qui che entra in gioco la pianificazione da parte delle istituzioni.

L'Europa su questo punto sta cercando di fare la sua parte: l'obiettivo dichiarato è quello delle 600 milioni di auto elettriche entro il 2035, un risultato che appare un miraggio, anche se alcuni paesi sono più virtuosi. Nel Nord Europa, ad esempio, si sta investendo molto e in Norvegia ci sono 1 colonnina ogni 670 abitanti (in Italia sono 1 ogni 14mila). E mentre in altri paesi, ad esempio Germania e Spagna, si sta investendo in incentivi (circa 4mila euro) per l'acquisto di auto elettriche, questi non sono stati confermati per il 2018 in Italia. Nelle grandi città questo tema è più sentito e i mezzi elettrici hanno agevolazioni in termini di parcheggio o accesso alla ztl, ma è ancora troppo poco. Insomma manca una vera e propria strategia nazionale su questo tema.

L'Empolese Valdelsa

L'Empolese Valdelsa, dal canto suo, sta facendo i primi passi. Proprio nel corso del convegno il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia ha annunciato la recente installazione di quattro colonnine sul territorio comunale (che saranno collegate' alla rete elettrica nei prossimi giorni) con relativi parcheggi auto. Ne sono state installate due a Spicchio-Sovigliana e due nel capoluogo, una in centro e una nel percorso verso la Casa Natale di Leonardo. E non finisce qui, il sindaco ha annunciato anche la volontà, da realizzare per il 2019, di creare una navetta elettrica da Vinci alla casa di Anchiano.

"Siamo davanti ad una rivoluzione - spiega Torchia , il tipo di mobilità sarà completamente stravolto. Ogni casa automobilistica sta progettando modelli elettrici. A ciò i Comuni che hanno ambizione di guardare al futuro devono porsi il problema e cercare soluzioni. Dobbiamo implementare le infrastrutture, ma soprattutto rendere conveniente il passaggio all'elettrico con agevolazioni sui parcheggi o accesso alle ztl".

Progetto altrettanto ambizioso e in fase di realizzazione è quello di Empoli: tra una settimana una determina darà il via all'iter per l'installazione di 12 colonnine che saranno divise tra il centro e le frazioni e che indicativamente saranno attivate nel giro di qualche mese: nello specifico le postazioni saranno all'ospedale, al polo scolastico, al Terrafino nei pressi dell'uscita Fi-Pi-LI, infine Avane, Ponzano e Sant'Andrea. L'assessore Ponzo ha anche ricordato che ormai da anni chi possiede una auto elettrica può parcheggiare in modo gratuito.

Per entrambi i comuni l'investimento nelle colonnine, peraltro, è pari a zero: queste, infatti, saranno installate dai gestori del servizio che, con qualche agevolazione sul suolo pubblico, provvederanno autonomamente a coprire i costi.

 

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