Rifiuti, mensa, trasporto, scuola materna e asilo nido: Altopascio si conferma come uno dei comuni in cui, a parità di popolazione e contesto sociale, le tasse costano meno, a fronte di un aumento dei servizi offerti al cittadino. Partendo dalla Tari, nel 2018 sono 450 le famiglie altopascesi che possono contare su consistenti agevolazioni. Anzi, di queste, ben 274 sono i nuclei familiari che godono dell’esenzione totale. Numeri significativi se si considera che la popolazione supera di poco i 15mila abitanti, resi ancora più tangibili dall’investimento messo in atto dall’amministrazione D’Ambrosio, che per quest’anno, solo per il capitolo Tari, ha dedicato quasi 80mila euro, diecimila in più rispetto al 2017. Ai quali occorre aggiungere gli incentivi rivolti ai negozi di vendita al dettaglio (categorie: ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, bar, caffè, pasticcerie, pane e pasta, macellerie, alimentari, ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizza al taglio), 92 in tutto, che nel 2018 godono di una riduzione sulla Tari del 4 per cento (nel 2017 era stata del 2 per cento).
«Tasse più basse e maggiori servizi, la ricetta sta funzionando – commentano il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, e l’assessore al sociale, Ilaria Sorini – Stiamo continuando a muoverci su questa strada, recuperando risorse dal bilancio, grazie anche a un recupero dell’evasione, e intercettando tutti i fondi possibili per fare interventi economici che hanno una stretta ricaduta in termini sociali. Il metodo è sempre lo stesso: occhio di riguardo per famiglie, disabili e anziani non autosufficienti, introduzione di nuove esenzioni – come nel caso della Tari, per cui, in presenza di una persona con handicap, la riduzione del 50 per cento scatta in qualsiasi caso -, rimodulazione delle fasce Isee, secondo cui, per la Tari come per l’asilo nido, per il servizio mensa come per il trasporto scolastico, tantissime famiglie che prima pagavano la cifra piena possono oggi contare su sconti consistenti. Per l’asilo nido, per esempio, l’introduzione del tempo pieno, richiesto dai genitori, è sostenuta quasi interamente dal bilancio comunale, con un contribuzione media da parte delle famiglie che scelgono l’orario prolungato di 20 euro. È sufficiente confrontare questi dati con quelli relativi ad altri comuni simili al nostro per comprendere quanto i costi per le famiglie siano davvero esigui. Garantire servizi di qualità, senza gravare troppo sulle famiglie, significa contribuire alla creazione di un tessuto sociale coeso, significa non pensare solo ai benefici immediati di un intervento, ma gettare un seme importante e di lungo periodo per la qualità della vita nel nostro territorio».
Anche i servizi scolastici sono alla portata di tutti ad Altopascio. Confermate infatti le tariffe e le riduzioni Isee introdotte dall'amministrazione D'Ambrosio: nella cittadina del Tau, inoltre, le rette del nido continuano a essere più basse del 20 per cento rispetto alla media regionale. Il Comune ha confermato anche per il prossimo anno educativo la volontà di utilizzare le risorse assegnate dal “Fondo nazionale di educazione e istruzione”, che garantiscono cospicue riduzioni mensili proporzionate all'Isee: ipotizzando delle riduzioni che oscillano tra i 50 e i 65 euro mensili, una famiglia potrà risparmiare fino a 770 euro l’anno, con un importo medio della riduzione che si attesta sui 600 euro annui. Inoltre, grazie all'accreditamento all'Inps del nido comunale Primo Volo (uno dei primi istituti ad aver ottenuto un tale riconoscimento), le famiglie altopascesi potranno contare su ulteriori agevolazioni, fino a un massimo di 1000 euro per 11 mensilità. Infine, con i contributi regionali finalizzati all’abbattimento delle liste di attesa, i genitori potranno iscrivere i bambini in strutture private accreditate.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio Stampa
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