“Anche questa operazione,come le altre portate a termine dalle forze dell’ordine negli ultimi anni, confermano che il caporalato è ormai un fenomeno nazionale e che la Toscana non ne è esclusa.”
A dirlo è il segretario della Fai-Cisl Toscana, Patrizio Giorni, commentando gli esiti dell’indagine condotta dalla procura di Firenze che hanno portato oggi a tre arresti.
“E’ la conferma – continua Giorni – che le azioni di contrasto devono essere più efficaci e che oltre alla necessaria azione di lotta e repressione del fenomeno dobbiamo lavorare di più anche sulla prevenzione, intervenendo sul mercato del lavoro.”
“La Fai-Cisl – ricorda poi Giorni - ai primi di luglio ha attivato un numero verde (800-199-100) attraverso il quale i lavoratori possono segnalare fenomeni di caporalato. E anche da li abbiamo avuto la conferma che il fenomeno è diffuso, perché le segnalazioni, diverse decine, sono arrivate da tutto il territorio nazionale.”
“I prezzi estremamente bassi di molti prodotti alimentari – conclude il segretario Fai Toscana – sono sospetti e possibili indicatori della diffusione del fenomeno; e credo di poter dire anche che possono avere un ruolo negativo in questo: i margini sempre più stretti per i produttori possono aumentare le condizioni per questi ingiustificabili fenomeni di sfruttamento.”
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