PD, Valentini aderisce al progetto di Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti, attuale presidente della Regione Lazio, si è candidato alle primarie per scegliere il prossimo segretario del PD. Ed ha dato appuntamento a tutti gli interessati per il 13/14 ottobre a Roma, per il primo incontro nazionale. Un gesto forte e coraggioso, che intende contrastare il clima di sfiducia e pessimismo del  popolo del PD e di gran parte dei cittadini che alle ultime elezioni politiche non hanno votato nè a destra e nè per il Movimento 5 Stelle. Anche se l'attuale maggioranza vola nei sondaggi, il governo oscilla fra dilettantismo  ed esasperazione del rancore. Di contro, il Partito Democratico non gode buona salute e nella nostra Toscana la maggior parte delle ultime elezioni amministrative sono state vinte dagli altri, per molti motivi ma soprattutto perchè impersonavano il bisogno di cambiamento mentre a sinistra l'immagine era quelle delle continue divisioni e della mera gestione del potere. Come dice Zingaretti, "dobbiamo finalmente affrontare senza reticenze le ragioni delle sconfitte degli ultimi anni e offrire noi soluzioni adeguate, una nostra visione". Bando alla rassegnazione e proponiamo al Paese un nuovo patto per la solidarietà ed il futuro, rimettendoci in cammino ed aprendo al grande mondo progressista, finora concorrenziale al proprio interno ed incapace di un progetto unitario. C'è tanta rabbia in giro per l'Italia, ma sfruttarla solo per avere più consenso è immorale. Non va negata, ma assunto come il principale problema da risolvere.  Nel suo manifesto, Nicola Zingaretti ha scritto che occorre "tornare a crescere garantendo l’equità, la giustizia sociale e il senso di umanità. Serve un nuovo patto per ridurre le disuguaglianze e restituire il futuro alle giovani generazioni". Diciamolo francamente: c’è bisogno di nuovi protagonisti, di una dimensione collettiva della politica e di leader che sappiano guidare una comunità trovando sintesi tra diversità, invece che perseverare nel vecchio male della sinistra italiana della frammentazione e dell'astio reciproco. Per molti, il PD è morto e non c'è speranza di rianimarlo. Non ho certezze in tasca e non so cosa accadrà alla fine di questo percorso, ma so che sia a Siena che in Italia, le persone vogliono ed hanno bisogno di una rappresentanza politica di sinistra che interpreti le loro aspettative ed i loro valori. Basterà un uomo nuovo? Certo che no, ma oggi senza un baricentro credibile e capace di attrarre consenso da sud a nord, non si costruisce un progetto collettivo.  Le clamorose sconfitte al referendum ed alle elezioni politiche impongono una svolta netta, senza la quale il PD si rimpicciolirà sempre di più, lasciando orfano il Paese di una indispensabile funzione di opposizione e di movimento. Per partecipare a questo progetto, ci si può iscrivere attraverso il sito piazzagrande.nicolazingaretti.it , promuovere od aderire ad un comitato territoriale oppure diventare "volontario digitale", perché nell'epoca di internet è necessario potenziare le attività di organizzazione e comunicazione che si basano sulla rete. Io ci sono, mi sono iscritto al sito e mi metto a disposizione di chi mi vuole contattare per dare una mano a questo nuovo progetto che sta riscuotendo già molto interesse, anche a Siena.  

Bruno Valentini, consigliere comunale PD a Siena

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