Incontro, oggi, presso la sede dell'Agenzia regionale per l'impiego (Arti), tra i rappresentanti della Bekaert, assistiti da Confindustria Firenze, delle organizzazioni sindacali di categoria Fiom-Cgil. Fim-Cisl, Uilm-Uil, della Rsu aziendale e dell'Associazione toscana dirigenti industriali. Presenti, per Arti, i funzionari dell'Ufficio vertenze e crisi aziendali di Firenze.
Nel corso dell'incontro, come registrato nel verbale conclusivo di riunione, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la richiesta di immediata convocazione da parte del Mise in merito alla discussione sul Piano di reindustrializzazione e Piano sociale del sito produttivo di Figline Valdarno. Hanno anche ribadito la richiesta di ulteriore sospensione dei termini della procedura di licenziamenti collettivi per permettere l'attuazione del Piano di reindustrializzazione.
Da parte sua l'azienda ha ribadito la disponibilità ad approfondire il dialogo nel merito dei contenuti di un possibile accordo ed espresso la preoccupazione per il ritardo nella analisi dei contenuti stessi. Ha quindi sottolineato l'urgenza che le parti verifichino la possibilità di raggiungere entro il mese, prima della fine della procedura, non ulteriormente prorogabile, un accordo dal quale scaturirebbero strumenti offerti dalla società a beneficio dei lavoratori.
"Anche l'esito dell'incontro presso Arti – è il commento del presidente della Regione Toscana – Enrico Rossi – conferma l'assoluta necessità che il ministro Di Maio convochi subito le parti. Non c'è più tempo da perdere per dare risposta ai lavoratori della Bekaert, alle loro famiglie, a un intero territorio".
Calosi (Fiom Cgil Firenze): "Azienda continua con arroganza, ora discussione vera al tavolo ministeriale"
Stamani, a margine dell'incontro in Regione per il tavolo procedurale con Bekaert, Daniele Calosi Segretario Generale Fiom Cgil, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "L’azienda continua con arroganza a confermare la non disponibilità alla proroga dei termini chiedendoci prima di mitigare i licenziamenti senza cassa integrazione e poi di parlare di reindustrializzazione. Il Ministro Di Maio ha promesso di attivare con decreto la cassa integrazione, ragione per cui la sede per proseguire una discussione vera deve essere il tavolo ministeriale, come ribadito anche dal Presidente Enrico Rossi pochi giorni fa. La nostra posizione resta la stessa, no ai licenziamenti, sì alla salvaguardia di 318 posti di lavoro. A tutti i soggetti interessati alla re-industrializzazione, compreso quello annunciato dal Sindaco Metropolitano Dario Nardella, chiediamo di palesarsi al Ministero dello Sviluppo Economico che auspichiamo ci convochi nei prossimi giorni".
Fonte: Regione Toscana
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