La Regione finanzia venticinque contratti di formazione specialistica in medicina e chirurgia per l'anno accademico 2017-18 alle Università di Firenze, Pisa e Siena. Un finanziamento che avviene ormai da diversi anni. Un decreto ministeriale stabilisce infatti che, in aggiunta a quelli statali, possono essere attivati contratti finanziati dalle Regioni, per colmare, ove possibile, il divario tra numero dei contratti statali e reale fabbisogno.
In seguito alla valutazione del fabbisogno regionale e delle risorse disponibili, e sulla base delle richieste pervenute dalle tre Università, con una delibera presentata dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nella seduta di ieri, la Regione ha deciso di finanziare, a partire dall'anno accademico 2017-18, i seguenti contratti di formazione specialistica:
- a favore dell'Università degli Studi di Firenze cinque contratti aggiuntivi di cui: uno in Anestesia rianimazione, terapia intensiva e del dolore, due in Pediatria e due in Medicina d'Emergenza-Urgenza;
- a favore dell'Università degli Studi di Pisa dieci contratti aggiuntivi di cui: tre in Anestesia rianimazione, terapia intensiva e del dolore, tre in Medicina d'Emergenza-Urgenza, due in Pediatria e due in Radiodiagnostica;
- a favore dell'Università degli Studi di Siena dieci contratti aggiuntivi di cui: due in Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, uno in Ematologia, tre in Medicina d'Emergenza-Urgenza, due in Pediatria e due in Radiodiagnostica.
Il finanziamento dei venticinque contratti aggiuntivi assegnati deve essere assicurato per l'intera durata delle specializzazioni, che è di 4 anni per i contratti in Ematologia e
Radiodiagnostica e di 5 anni per i contratti in Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, Medicina d'Emergenza-urgenza e Pediatria.
La somma complessiva messa a disposizione dalla Regione per tutti gli anni di corso è di 3.070.000 euro, così ripartita per i diversi anni: 625.000 per il 2018; 625.000 per il 2019; 650.000 per il 2020; 650.000 per il 2021; 520.000 per il 2022.
Per salvaguardare il fabbisogno regionale, i contratti di formazione specialistica non potranno avere parere positivo nel caso in cui la domanda preveda un trasferimento verso altre regioni. E l'assegnazione dei contratti sarà subordinata all'impegno a prestare la propria attività lavorativa, entro i 5 anni dal conseguimento del diploma di specializzazione, nelle strutture e negli enti del Servizio regionale toscano per un periodo di due anni.
Scaramelli (Pd): “Bene così, investire su formazione e giovani talenti è decisivo per qualità sistema”
«Voglio esprimere soddisfazione per la decisione della giunta regionale di finanziare diversi contratti di formazione specialistica in medicina per le università toscane. Si tratta di risorse importanti, un passo nella direzione che più volte in commissione sanità avevamo indicato. Sono convinto, infatti, che investire sui giovani talenti, sulla loro formazione universitaria e post-laurea rappresenti un punto decisivo se vogliamo ancora accrescere la qualità e le competenze del sistema sanitario regionale. Questa tipologia di investimento formativo, inoltre, oltre a consentire di colmare in parte il fabbisogno di figure specialistiche, può rappresentare un piccolo argine alla fuga di talenti verso altre regioni o verso l’estero. Spero che questo tipo di politiche diventino, sempre di più, centrali nell’ambito dell’azione della Regione in materia di formazione e investimento sulle risorse umane, in particolare quelle giovanili».
Lo dice Stefano Scaramelli, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sanità e politiche sociali, commentando la delibera approvata dalla giunta toscana che finanzia 25 contratti di formazione specialistica in medicina per oltre 3 milioni.
Fonte: Giunta Regionale
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