Assolto dalle accuse nel Comprensorio, Cassazione rigetta risarcimento

Era stato accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza privata ai danni della compagna un 37enne del Comprensorio e per questo detenuto ai domiciliari in ospedale e poi in custodia inframuraria tra il marzo e il maggio del 2015. Ma nel maggio 2016 fu assolto dal Tribunale di Pisa e per questo motivo l'uomo aveva chiesto il risarcimento per ingiusta detenzione, ricorso non accettato in Cassazione, quindi indennizzo rigettato. Ne dà notizia la Nazione di oggi. Il Tribunale di Pisa assolse il 37enne perché dichiarato improcedibile per ritiro della denuncia il reato di lesioni allo stesso addebitato, previa esclusione dell’aggravante.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di risarcimento per ingiusta detenzione anche perché il 37enne fu arrestato in flagranza di reato e per i referti del pronto soccorso che supportavano le dichiarazioni rese inizialmente dalla donna vittima dei maltrattamenti. Inoltre l'uomo, affetto da patologie psichiatriche per cui era in cura presso il centro di salute mentale di San Miniato, elemento giudicato dalla Corte come delineante un comportamento gravemente colposo e ostativo al riconoscimento dell'indennizzo. L'uomo è stato dunque assolto ma senza il rimborso.

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