Muore portuale sul lavoro a Marina di Carrara. Le reazioni: "Rabbia e tristezza"

Un'altra morte bianca in Toscana si è verificata oggi, martedì 21 agosto, a Carrara. Sul molo di levante a Marina di Carrara un portuale di circa quaranta anni è morto schiacciato da un carrello elevatore durante un'operazione di manovra. Il portuale stava lavorando al carico di una nave. Si trovava a piedi vicino a una gru quando è stato travolto dal cosiddetto fork lift, uno dei mezzi usati per sollevare grossi carichi o container. Subito i colleghi hanno chiamato il 118 che ha inviato i sanitari sul posto, ma non c'è stato niente da fare.

Il cordoglio di Bugliani

“È terribile apprendere di un altro incidente mortale sul lavoro. Non bastano le parole per esprimere il cordoglio e la vicinanza a familiari e colleghi. Ciò che è avvenuto oggi è una tragedia inaccettabile che di nuovo ci impone una seria, doverosa e improrogabile riflessione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Adesso è il momento del dolore, ovviamente, ma nel contempo è evidente che non possiamo arretrare di un millimetro nell’impegno su questo fronte”.

 Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd, sulla morte del lavoratore portuale avvenuta oggi a Marina di Carrara (Ms).

Cosimo Maria Ferri: "Il cordoglio non basta"

Un altro morto sul lavoro. Un’altra vita stroncata, che vedeva il lavoro come un modo per guadagnare onestamente e non certamente come luogo di morte. Un grandissimo dolore per la famiglia. La stessa reazione da parte di tutti, scossi dall’ennesima notizia.
Il cordoglio e il dispiacere non bastano: dobbiamo fare di più. Dobbiamo evitare queste tragedie che segnano le famiglie colpite e che aprono ferite che non si cicatrizzeranno mai.
Non basta, quindi, unirsi al dolore ma serve reagire con più forza, essere più severi nelle sanzioni e far capire che senza sicurezza non si può lavorare.
Servono più controlli, ma anche un cambio culturale che metta al centro il lavoratore responsabilizzandolo e facendogli comprendere fino in fondo i rischi che può correre.
Lavoratori e imprese devono stare dalla stessa parte. In questo senso servono più incentivi alle imprese che investono in sicurezza, rendendole sempre più consapevoli che ogni euro investito fa risparmiare l’azienda.
Non si può morire di lavoro. Riproviamoci tutti insieme con forza e determinazione.

Saccardi a nome della giunta regionale: "Piangiamo ancora"

"E' successo di nuovo. E la Toscana torna a piangere un'altra vittima del lavoro. Alla famiglia dell'operaio morto oggi al porto di Marina di Carrara esprimo le mie condoglianze e quelle dell'intera Regione Toscana".

Così Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute, manifesta il proprio cordoglio e si stringe intorno ai familiari dell'operaio caduto mentre lavorava sul molo del porto carrarino.

Saccardi sottolinea come purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora, ricordando che appena un mese fa ha partecipato, sempre a Marina di Carrara, al funerale di Luca Savio, l'operaio di 37 anni che ha perso la vita in un deposito di marmi a Marina di Carrara.

"Ogni volta, con più sdegno e più dolore – dice Saccardi - torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinché simili episodi non si verifichino più".

Dalla Cgil: "Rabbia e tristezza"

Morto sul lavoro a Marina di Carrara, la dichiarazione di Paolo Gozzani (segretario generale Cgil Massa Carrara): “È l’ennesimo incidente in questo territorio, c’è rabbia e tristezza. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alla famiglia. La dinamica dell’incidente è grave, è mancato il rispetto delle norme sulla sicurezza, è impensabile nel 2018: ci vogliono sensori, segnalatori, allarmi, specchi, cose elementari in certi luoghi di lavoro. Infine, basta col parlare di fatalità, tanto va fatto per far sì che di lavoro si viva e non si muoia”

Uil: "Basta morire di lavoro"

“E’ uno stillicidio ormai quotidiano, i morti sul lavoro sono una vera emergenza a cui dobbiamo dire basta con forza e convinzione”. Queste le parole del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini, il Segretario UIL Area Nord Toscana Franco Borghini e il Segretario della Uiltrasporti Toscana Michele Panzieri sull’incidente avvenuto oggi al porto di Marina di Carrara in cui ha perso la vita un operai di 40 anni schiacciato da un muletto. “Il nostro pensiero va alla famiglia del lavoratore - aggiungono Nocentini, Borghini e Panzieri- ma è indegno di un paese civile avere un bollettino di guerra di queste dimensioni: sono già oltre 30 le vittime sui luoghi di lavoro in Toscana dall’inizio del 2018. Numeri devastanti che testimoniano come non si possa davvero perdere altro tempo per mettere in campo tutte le nostre forze per arginare il fenomeno”.

“Come abbiamo più volte sottolineato - spiegano Nocentini, Borghini e Panzieri - serve l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, su cui la UIL a livello nazionale a cominciare dal Segretario Generale Carmelo Barbagallo, ha più volte insistito. E allo stesso tempo serve un investimento serio e concreto sulla formazione dei lavoratori. Perché siamo convinti che la prevenzione passi innanzitutto da lavoratori adeguatamente formati e a cui vengono applicati giusti contratti così come previsto dai CCNL”.

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