Da oltre vent'anni Empoli accoglie saharawi e bielorussi: l'incontro in municipio

A Empoli dal Saharawi e dalla Bielorussia grazie alle Pubbliche Assistenze Riunite. Sono arrivati nella ‘loro’ città, come ogni anno, i piccoli ambasciatori di pace, nostri cittadini onorari speciali: nove bambini provenienti dalla Wilaya di Smara nei Campi Profughi Algerini e nove bambini del villaggio di Urizcoie della Bielorussia, in una zona dove ancora l’aria risente delle radiazioni di Chernobyl.

Le Pubbliche Assistenze rinnovano il proprio impegno nei progetti internazionali che vedono ormai l’associazione in prima linea da alcuni decenni. Alcuni sono ospitati nei locali messi a disposizione dalla scuola 'Vanghetti', altri accolti in famiglie empolesi.

In questo periodo di accoglienza, i bambini hanno avuto, e avranno, la possibilità di dedicarsi ad attività ludiche e di conoscere l'Italia in molte delle sue forme, dalle città d’arte alle località marittime. Mare e piscina sono i momenti più amati dal gruppo.

Il periodo empolese, per questi bambini, rappresenta anche un modo per poter effettuare visite e cure sanitarie specifiche, alle quali, a volte, nei loro paesi di origine, hanno molta più difficoltà ad accedere.

Ad accoglierli nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 agosto 2018, il vicesindaco Franco Mori, il presidente del Consiglio Comunale di Empoli, il consigliere comunale Claudio Del Rosso a rappresentare tutta l’assemblea, Ai bambini è stato donato un presente della loro città. Mori e Bagnoli hanno ringraziato le associazioni coinvolte da sempre in questo progetto di aiuto nei territori e di accoglienza in città: un modello che rappresenta un fiore all’occhiello per Empoli.

All’incontro di ieri, oltre a Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze, erano presenti per l’associazione Francesca Bacchi, Francesco Bonistalli, Giulia Lepre e Gianna Tofanelli, Paola Chiti e il marito Roberto Mecca, famiglia ‘affidataria’. I piccoli sono sempre accompagnati dalla maestra Tatiana Nabivantseval, per quanto riguarda quelli che arrivano dal villaggio di Vrizcoie, e da Mahmoud Belkacem, per i piccoli in arrivo dal Sahara occidentale. Era presente anche Andrea Mezzetti, dell’associazione Hurria.

I PROGETTI INTERNAZIONALI DELLE PPAA - La filosofia che guida le Pubbliche Assistenze Riunite, che ormai da oltre venti anni porta avanti questi progetti in contemporanea, è quella dell’integrazione fra realtà culturali diverse. I bambini Saharawi e della Bielorussia, infatti, stanno sempre insieme, accompagnati dagli operatori, e hanno la possibilità di conoscere il nostro paese e al contempo di entrare in contatto con altri bambini provenienti da contesti ben diversi sotto vari punti di vista, in un vero e proprio scambio culturale volto all’integrazione.
A dimostrazione di questo, lo scorso martedì 7 agosto, è stata organizzata l’ormai tradizionale cena al parco di Serravalle, nell’ambito della kermesse “Pubblica…mente Insieme”, con cibi in parte etnici, dedicata interamente a questi due progetti e ai bambini che vi partecipano. Anche quest’anno, la partecipazione è stata tantissima, per il Comune era presente l’assessore Arianna Poggi.

LA STORIA DI QUESTI PICCOLI GRANDI AMBASCIATORI -  I bambini Saharawi sono costretti a vivere nei campi profughi al confine del Sahara Occidentale. Sono figli di profughi che fanno parte della Repubblica Autonoma Saharawi Democratica, popolo apolide  che vive in condizioni precarie e disagiate nei territori occupati dal Regno del Marocco e in campi profughi nel deserto algerino nei pressi di Tindouf. Il 10 agosto 2015 hanno ricevuto dal sindaco di Empoli Brenda Barnini la cittadinanza onoraria ‘simbolica’, facendo sentire la città un po’ anche casa loro.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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