San Romano, a settembre il recupero artistico del deposito idrico

L’intervento si farà: al massimo entro il mese di novembre, il deposito idrico di San Romano lancerà il suo messaggio di sensibilizzazione ambientale e sostenibilità grazie a “Rainbow”, il progetto di Acque per interpretare con opere murarie, firmate da artisti di fama internazionale nel campo dell’arte urbana, i propri serbatoi nel Basso Valdarno.

L’avvio di Rainbow (novità assoluta a livello nazionale) era inizialmente in programma per l’estate, con la partenza da Montopoli Valdarno. L’intervento artistico di Giovanni Magnoli, in arte Refreshink, famoso per i murales riguardanti la natura e il mondo animale, si sarebbe dovuto collocare nella fase conclusiva dei lavori di manutenzione straordinaria del pensile di San Romano. A causa però di alcuni ritardi nel completamento dell’intervento strutturale, si è rivelato necessario posticipare il restyling artistico di alcuni mesi.

In particolare, le difficoltà di una delle ditte che si stava occupando della manutenzione straordinaria del deposito ha costretto Acque a individuare un nuovo fornitore, attraverso la procedura di affidamento prevista dalla normativa, che è durata diverse settimane. Da qui il riallineamento del calendario anche per il progetto Rainbow. Il nuovo programma prevede l’avvio dell’intervento artistico di Refreshink per la fine di settembre, appena conclusi i lavori strutturali, con l’obiettivo di liberare il serbatoio dal cantiere entro novembre.

Intanto Rainbow tiene “in caldo” i suoi obiettivi: mettere insieme territorio e cultura nell’ottica di una sensibilizzazione ambientale; migliorare anche in senso artistico le infrastrutture che segnano il paesaggio; creare valore utilizzando nuovi linguaggi e forme espressive contemporanee. Oltre che del sostegno dell’amministrazione comunale, Acque si è avvalsa anche del supporto dell’associazione culturale Undicesima Lab. Il progetto si colloca in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e, nello specifico, delle risorse per i lavori di ristrutturazione che stanno interessando (e interesseranno in futuro) le torri piezometriche, proprio come quella di San Romano. In questo modo, sarà possibile sfruttare la presenza delle impalcature e dei cantieri già previsti per i lavori di manutenzione, permettendo agli artisti di eseguire opere d’arte sulle pareti delle cisterne. Un ulteriore percorso per dare ancora più valore alla risorsa di cui il gestore idrico si prende cura quotidianamente.

Fonte: Acque spa

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