E' possibile migliorare la nostra percezione, grazie all’esperienza: lo spiega uno studio

Studio congiunto dei ricercatori dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Lund, in Svezia


Nel corso dello sviluppo affiniamo la nostra capacità di riconoscere le proprietà degli oggetti toccandoli. Il meccanismo con cui questo apprendimento prende forma nel cervello è investigato nello studio, condotto in maniera congiunta dall'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e dall'Università di Lund, in Svezia, nell’ambito di una ricerca finanziata dalla Commissione Europea e dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca. I risultati sono stati appena pubblicati dalla rivista scientifica “Frontiers in Cellular Neuroscience”. I ricercatori hanno descritto i meccanismi del cervello grazie ai quali è possibile migliorare la nostra percezione, grazie all’esperienza. Basandosi su dati sperimentali elaborati dal dottorando della Scuola Superiore Sant'Anna Udaya Rongala, durante un periodo di ricerca trascorso in Svezia presso il laboratorio diretto da Henrik Jorntell, gli autori della pubblicazione hanno sviluppato un modello matematico dei neuroni di un'area del cervello che riceve gli stimoli tattili e hanno simulato l'apprendimento fornendo all'area migliaia di informazioni sensoriali.

Come sottolinea Alberto Mazzoni, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, “con l'esperienza i vari neuroni si differenziano, specializzandosi ognuno nel riconoscimento di una specifica proprietà degli oggetti. Il risultato è che, alla fine dell'apprendimento, è molto più facile distinguere i differenti oggetti toccati”. Secondo Calogero Oddo, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e co-direttore dello studio, “questa ricerca getta nuova luce sui meccanismi di apprendimento del cervello, in particolare del ‘nucleo cuneato’, e può portare in prospettiva allo sviluppo di protesi bioniche avanzate, e chip e sistemi di intelligenza artificiale bioispirati”.

Questa pubblicazione conferma ancora una volta il livello di internazionalizzazione della Scuola Superiore Sant'Anna, sia nello sviluppo di collaborazioni scientifiche prestigiose, in questo caso con neurofisiologi svedesi, sia nell'attrazione di talenti dall'estero. Il dottorando Udaya Rongala, supervisionato in maniera congiunta da Calogero Oddo e Alberto Mazzoni, proviene infatti dall'India ed è arrivato in Italia nel 2013 dopo periodi di formazione e ricerca in Giappone, Francia e Polonia.

Riferimenti dell’articolo scientifico

·         Udaya B. Rongala, Anton Spanne, Alberto Mazzoni, Fredrik Bengtsson, Calogero Oddo and Henrik Jörntell. Intracellular dynamics in cuneate nucleus neurons support self-stabilizing learning of generalizable tactile representations. Frontiers in Cellular Neuroscience. doi: 10.3389/fncel.2018.00210 https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fncel.2018.00210/abstract

Riferimenti dei ricercatori italiani

·         Calogero Oddo: https://www.santannapisa.it/it/neuro-robotic-touch-laboratory

·         Alberto Mazzoni: https://www.santannapisa.it/it/computational-neuroengineering-laboratory

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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