Dopo la nomina post elettorale, finisce già nel mirino l'assessore al bilancio del Comune di Massa Pierlio Baratta, dopo un video senza freni pubblicato dal canale Youtube Demone Scimmia (Luca da Cuneo). Il giornalista David Parenzo è stato chiamato in causa nella conversazione del video, per la quale l'assessore ha dato il nulla osta. "Querelerò Baratta per avermi definito in base alla fisiognomica lombrosiana. Nella querela allegherò una copia del Manifesto degli scienziati razzisti", spiega Parenzo.
La replica di Pierlio Baratta
In merito al polverone sollevato dal Deputato della Repubblica Martina Nardi sulla conversazione telefonica tra me e Luca da Cuneo, ex opinionista della trasmissione radiofonica La Zanzara da tutti conosciuto come Demone Scimmia, è ora di fare un po’ di chiarezza in modo tale che anche i cittadini abbiano l’opportunità di farsi un’idea senza strumentalizzazioni del politico di turno pronto a mistificare un gesto di solidarietà per fini elettorali. Io come tanti in Italia sono da anni un ascoltatore della trasmissione radiofonica (di Radio 24) e come tanti altri mi sono appassionato alla storia di Luca sentendomi in dovere di aiutarlo. Il ragazzo come lui stesso ha più volte detto nei suoi interventi a La Zanzara è stato in cura in una struttura psichiatrica. Così mi sono chiesto se fosse giusto che un ragazzo con quel genere di problemi venisse messo al centro dell’attenzione di migliaia di ascoltatori e inserito in dibattiti accesi coi conduttori Parenzo e Cruciani. La mia risposta, allora come oggi, è sempre stata di totale disappunto. Io stesso sono intervenuto in trasmissione per criticare l’operato dei conduttori. Detto questo ho cercato di aiutare anche in altri modi Luca contattandolo di persona. Lì ho scoperto una persona emarginata dalla società con necessità di interagire col mondo esterno. Abbiamo iniziato così una serie di colloqui telefonici dove Luca mi raccontava le sue paure, le sue allucinazioni dovute all’uso di stupefacenti e il suo disagio nell’essere usato, a suo dire, dai conduttori della Zanzara. E’ vero, nel fare questo forse mi sono lasciato andare a qualche esternazione di troppo, ma l’ho sempre fatto con l’intento di sostenere Luca nelle sue battaglie quotidiane contro un modo che troppo spesso si dimentica di chi ha bisogno e se ne ricorda solo quando gli torna opportuno. A Luca ho anche provato a chiedere se avesse bisogno di un aiuto economico ma ringraziandomi ha rifiutato. Mi ha chiesto solo di comprare i suoi scritti e magliette (l’ho fatto) e di aiutarlo, data la mia professione di commercialista, nel registrare un suo marchio. L’ho visto un modo per lui di rifarsi una vita ma poi il progetto è naufragato. Non vedo reati nel voler aiutare una persona in difficoltà tanto meno nel parlare di droghe legali o legalizzazione. Dibattere è alla base della democrazia, forse la Nardi se n'è dimenticata. Poi l’accusa di razzismo che mi rivolge è totalmente infondata. Basta ascoltare l’audio della conversazione per rendersi conto che io non parlo mai neanche lontanamente di razza. Il giornalista David Parenzo ha annunciato di volermi querelare perché nell'audio con Luca ho detto che assomiglia a un rettile in base alla fisiognomica. Al massimo si sarà potuto offendere ma parlare di razzismo mi sembra spropositato e fuori luogo. A lui risponderanno in modo altrettanto spropositato i miei legali. Visto che nei valori che il PD dice di voler tutelare c’è anche quello della solidarietà verso i più deboli propongo alla Nardi di mettere da parte le sue strumentalizzazioni politiche e di aiutare assieme Luca da Cuneo e quanti come lui sono emarginati dalla società in strutture di riabilitazione. Inoltre alla Nardi chiedo di venirmi a trovare in Comune a Massa dove non si vede mai, magari per affrontare, anche qui assieme, i problemi della città. Invece con quanti stanno offendendo in queste ore la mia persona sui social network e non sarò costretto a ricorrere a vie legali per tutelare la mia rispettabilità.
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