Un cartello al Polo didattico delle Piagge dell'Università di Pisa sta generando molte polemiche nella città della Torre Pendente. "Affittasi camera singola solo per studenti maschi e italiani" è il succo del testo e proprio quella chiusura a studenti di altri paesi ha fatto drizzare le antenne a molte persone, che hanno iniziato subito a parlare di discriminazione. Una Città in Comune ha detto la sua nel seguente comunicato.
L’università è il luogo dove si coltivano le menti delle giovani generazioni per il futuro della nostra civiltà. In questo luogo non ci può essere posto per nessuna forma di discriminazione.
Sono ormai milioni le giovani e i giovani che negli ultimi decenni, grazie al programma Erasmus, hanno inserito nei loro percorsi di studio dei periodi all’estero. Il programma, voluto dall’Unione Europea , ha proprio il senso di offrire a tutti la possibilità di fare delle esperienze internazionali e di promuovere l’incontro tra culture diverse, opportunità fondamentali per la formazione delle cittadine e dei cittadini del terzo millennio.
E mentre tutto questo si realizza, nella testa di qualcuno resta l’idea che "gli stranieri hanno esigenze diverse”. Non è così che si realizzano gli scopi di quei programmi. Lo possono confermare tutte quelle studentesse e quegli studenti che hanno avuto modo di vivere esperienze internazionali e, dovunque si siano trovati, hanno arricchito il loro bagaglio culturale e il loro addestramento alla vita personale e professionale ben aldilà delle loro stesse aspettative, proprio grazie al fatto di trovarsi in un melting pot di idee e modelli diversi.
Allora non si può permettere che proprio sulla bacheca dell’Università di Pisa che vanta una tradizione culturale di antichissima data, un altissimo livello di qualificazione sia sul piano didattico che di ricerca, una offerta formativa ricca e variegata, si possa impunemente affiggere un cartello che offende un principio irrinunciabile, cioè il rispetto della dignità umana, il cui riconoscimento spetta a tutti i membri della famiglia umana, e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, e costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.
È chiaro che la campagna di odio e di intolleranza verso le diversità, promossa dai partiti oggi al governo può far sembrare legittimi comportamenti che sono, invece, da rigettare con forza, in particolare, nel luogo dedicato alla promozione della cultura e della conoscenza.
Chiediamo pertanto che gli stessi organi accademici stigmatizzino l’episodio e promuovano una campagna a favore della tolleranza e del rispetto del principio di uguaglianza tra i membri della comunità umana, senza discriminazione alcuna.
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