"Arrivare quasi ad augurare il fallimento del Protocollo sulla sanità dell’Alta Val di Cecina ci pare la perfetta sintesi dell’azione di governo locale della Giunta Buselli. Mettersi contro chi quel Protocollo l’ha firmato: Regione, Sindaci degli altri Comuni e Sindacati; disconoscere l’impegno ed il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte; rompere ancora una volta il fronte dell’Alta Val di Cecina indebolendo la forza delle istanze che dal nostro territorio dovrebbero essere portate avanti in modo unitario da tutti i Sindaci con l’aiuto e l’accordo dei sindacati e di tutte le forze politiche; anteporre, ancora una volta, la visibilità personale alla discussione istituzionale. Tutte cose che sono state la cifra distintiva dell’operato del sindaco Buselli nei suoi due mandati alla guida del Comune di Volterra. Dieci anni, quasi, di iniziative clamorose solo a livello mediatico, che tuttavia non sono state sufficienti a dare maggiori certezze al futuro della struttura ospedaliera, in particolare verso il superamento della legge Balduzzi, Legge nazionale attualmente in vigore al quale il Protocollo firmato dai Sindaci, intende dare una necessaria risposta.
Nonostante oggi sia cambiato lo scenario politico a livello nazionale, sono spariti dall’orizzonte quegli esponenti locali e nazionali di Lega e 5 Stelle che più volte sono saliti da Buselli al colle volterrano per difendere con dichiarazioni puramente propagandistiche il nostro sito ospedaliero e che allo stato attuale avrebbero modo di dimostrare con i fatti, la loro buonafede e quello che dicevano.
I problemi, lo sappiamo noi, lo sanno gli elettori e lo sa certamente anche il Sindaco Buselli non si risolvono con la ossessiva ricerca della visibilità mediatica, ma con il confronto costante, aperto, corretto, leale ed anche aspro e duro (perché no) con tutte le istituzioni ed i soggetti coinvolti.
E i problemi ci sono, nessuno lo nega, ma ci sono anche azioni correttive che vengono proposte dal Governo della Toscana, come la recente delibera della Giunta regionale che si prefigge lo scopo di contenere i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali. Azioni correttive che vanno poi messe in pratica e monitorate sui territori con il contributo e l’accordo di tutte le parti in causa, istituzionali e non.
Ogni volta che si recita il “de profundis” per un accordo mancato o non portato avanti con la necessaria determinazione e celerità non c’è niente di cui rallegrarsi, semmai c’è da preoccuparsi, rimboccarsi le maniche ed impegnarsi per lavorare ancora un po’ di più e con maggior determinazione – nessuno escluso - sui tavoli istituzionali per portare risorse, servizi e opportunità al nostro territorio".
PD Alta Val di Cecina
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