Rimane ai domiciliari don Paolo Glaentzer, il prete 70enne accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 10 anni. Il gip di Prato Francesco Pallini ha sciolto la riserva di 24 ore che si era preso dopo l'interrogatorio degli avvocati. La procura aveva chiesto il trasferimento in carcere, mentre la difesa propendeva per il mantenimento della misura in vigore. Il prete era stato trovato lunedì 23 scorso in un parcheggio di Calenzano, con la bimba con i vestiti abbassati e in atteggiamenti troppo intimi. Un uomo ha visto la scena e ha fatto uscire la piccola, mentre era nato un diverbio tra il salvatore e il parroco. L'arrivo dei carabinieri ha salvato la situazione dal linciaggio.
Il pm chiese allontanamento bimba dalla famiglia
Era stato chiesto l'allontanamento dalla famiglia per la bambina di 10 anni trovata in auto con don Paolo Glaentzer. A riportarlo è il Corriere Fiorentino che specifica che analoga misura era stata chiesta anche per gli altri due fratelli della piccola. Mancava la decisione del giudice.
Da quanto riporta il quotidiano emerge anche un altro dettaglio sconcertante: uno dei fratelli, adesso 22enne, avrebbe vissuto un episodio simile a quello della sorella, sarebbe stato infatti trovato appartato con un adulto quando aveva 15 anni. In mancanza di riscontri oggettivi l'indagine fu poi archiviata.
Il commento shock: "Pensavo avesse 15 anni"
"Ignoravo l'età, pensavo che avesse qualche anno in più, tipo 14, 15 anni". Così don Paolo Glaentzer, arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una bimba di 10 anni, durante l'interrogatorio del 24 luglio davanti al pm. Il prete ha confessato anche di aver avuto incontri analoghi con la bimba "almeno altre tre volte", specificando poi che era sempre stata la piccola a prendere l'iniziativa.
Rischio di nuovi abusi
Il gip di Prato Francesco Pallini, nell'ordinanza che dispone per il 70enne la misura della custodia cautelare ai domiciliari nella sua abitazione in una frazione di Bagni di Lucca, ha dichiarato che il prete avrebbe potuto ancora abusare della bambina, se non fosse stato sorpreso da due vicini di casa e poi bloccato dai carabinieri. Per il gip nei fatti confessati si dimostra "un pervicace radicamento dell'indagato in siffatte devianti e illecite modalità di condotta".
La scelta degli arresti domiciliari, rispetto a quella in carcere che era stata chiesta dall'accusa, è stata dettata dall'assenza del pericolo di inquinamento delle prove, perché il 70enne ha confessato, fornendo la stessa versione dei fatti sia davanti al pm, il 24 luglio scorso, che in sede di interrogatorio di convalida davanti al gip. La decisione è stata così presa per l'età del prete e perché sconterà gli arresti nel Lucchese, lontano dall'abitazione dove la vittima vive coi fratelli e i genitori.
Smentito il commento shock
In base a quanto fa sapere il gip, non è possibile che il prete ignorasse l'età della piccola, perché avrebbe dichiarato di conoscere la famiglia da quando la bambina era una neonata. "Ho conosciuto questa famiglia circa dieci anni fa" avrebbe detto, "andavo una volta al mese a cena a casa loro". Sembra che avrebbe aiutato la famiglia, in difficoltà economiche e sociali, infatti i figli erano stati affidati ai servizi sociali. Don Paolo Glaentzer ha anche affermato di aver donato alla famiglia circa 7mila euro nell'arco di una decina di anni.
Per il giudice avrebbe approfittato del ruolo di sacerdote
Secondo il giudice, don Paolo Glaentzer avrebbe circuito la piccola approfittando dal suo ruolo di sacerdote e della conoscenza con la famiglia, iniziata diversi anni fa. "Mi rendo conto di aver sbagliato".Ha dichiarato il prete 70enne.
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