Birdwatching ad Arnovecchio, tutti i colori dell'estate

Svasso maggiore (foto Enrico Zarri)

L’oasi naturale protetta ‘Arnovecchio’ apre le porte all’estate con i suoi tanti ospiti colorati che vivono nel lago in questo particolare periodo. Domenica 29 luglio 2018 dalle 10 il Centro RDP Padule di Fucecchio, che gestisce l'area naturale protetta per conto del Comune di Empoli, organizza in collaborazione con Legambiente Empolese Valdelsa, una visita guidata a tema, gratuita, con prenotazione per questioni organizzative, da effettuare contattando il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio al numero 0573 84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it, su ‘L’estate di Martino’ detto anche ‘l’uccello di Santa Maria’, ovvero, il coloratissimo ‘Martin pescatore’.
Una visita per scoprire ancora di più questo paradiso naturale, questo gioiello, Arnovecchio, a due passi dalla città.

Sarà incentrata sulle presenze estive di uccelli che vivono nel lago, come lo Svasso maggiore che proprio in questo periodo ha i pulcini, i quali, quando sono piccoli, vengono trasportati sul dorso dai genitori, come su una comoda barchetta di accoglienti piume. Altro ospite coloratissimo è il Martin pescatore, elegante combinazione di arancione e blu-turchese dai toni metallici, lo si può osservare mentre sul posatoio aspetta l'occasione per tuffarsi in acqua e catturare pesciolini ed altre piccole prede.

Anche sugli alberi che circondano il lago non mancano occasioni per un birdwatching di stagione: sarà possibile osservare variopinti Gruccioni dall’aspetto africano, vociferi Picchi verdi e Torcicollo, e soprattutto le famiglie del Rigogolo dalla inconfondibile livrea gialla e nera. Oltre agli uccelli, libellule e lepidotteri che frequentano la vegetazione spontanea e le essenze del “giardino delle farfalle” in fase di allestimento con piante che forniscono nettare agli adulti ed altre in grado di assicurare il nutrimento per i bruchi.

L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant'anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri. Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche. Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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