“Convocare subito il congresso del PD sarebbe stato più giusto. In questo modo invece la discussione si sta svolgendo sui giornali, senza chiarezza sulla linea da seguire”, è intervenuto così Roberto Giachetti, deputato del Partito Democratico, intervistato da Maurizio Bozzaotre sul palco della Festa comunale de l’Unità di Pistoia a Santomato.
“Il referendum costituzionale è stato utilizzato per sgambettare l’azione di Renzi dall’interno - è andato avanti - con la vittoria del Sì non avremmo avuto lo stallo istituzionale dei mesi scorsi”.
Giachetti è intervenuto anche sulla situazione di Roma, città per la quale si è candidato sindaco nel 2016: “Quella campagna elettorale è stata devastante, sia politicamente che umanamente. Non è sufficiente declamare l’onestà, come fa il Movimento Cinque Stelle, va praticata quando si hanno responsabilità di governo. Sono stato capo di gabinetto al Campidoglio e ho firmato decine e decine di provvedimenti senza mai aver avuto problemi con la giustizia”.
Alle ore 21, invece, sono saliti sul palco il consigliere regionale Marco Niccolai, Valerio Fabiani del Partito Democratico toscano e Alessandro Giampà della reggenza provinciale per un dibattito sul futuro del centrosinistra.
“Alcune delle buone cose realizzate dal governo Renzi non sono arrivate all’opinione pubblica - ha detto Niccolai -, penso innanzitutto al raddoppio della ferrovia fra Lucca e Pistoia, agli investimenti in edilizia scolastica, ai 4 milioni per il nuovo tratto alla variante del Fossetto. Stiamo parlando di interventi attesi da anni. Fra i cittadini si percepisce un malessere profondo, il centrosinistra deve dare risposte a chi ha paura e si sente abbandonato. Come Regione Toscana stiamo lavorando per abbattere le liste di attesa in sanità: è una questione centrale per affermare il diritto alla salute dei cittadini e il senso di sicurezza sociale. I nostri valori sono quelli di sempre, oggi devono essere declinati in un tempo nuovo, senza alcuna nostalgia del passato. Il prossimo congresso del PD sarà l’occasione per affrontare temi concreti, non ridursi a una sterile conta sui nomi”.
“Occorre capire qual è il ruolo del partito all’interno della società - ha concordato Giampà - bisogna parlare di temi concreti, vale a dire quelli vicini ai cittadini e alle loro vite quotidiane. La discussione va portata avanti al nostro interno, nelle sedi previste, mettendo un freno alle divisioni e alle uscite sui giornali. Serve un Segretario che realizzi una linea chiara e coerente”.
Da parte di Fabiani è arrivato un appello per riattivare la leva pubblica come strumento per contrastare le diseguglianze: “È mancato il coraggio. Troppe volte anche la nostra parte politica ha detto che sarebbe stato sufficiente lasciare agire il mercato per regolare l’economia. Non è cosi, serve un ruolo nuovo e più forte dello Stato, che non vuol dire tornare a modelli del passato che non hanno funzionato. Sul tema dell’immigrazione ci siamo preoccupati di bloccare gli sbarchi, ma non abbiamo gestito l’integrazione. La politica ha rinunciato al proprio ruolo e ha finito per scatenare conflitti fra le fasce più deboli della popolazione. La legge Bossi-Fini va eliminata: aggrava il problema invece di risolverlo”.
Fonte: Ufficio Stampa
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