Marchionne, post con polemica per Rossi: "Rispetto della persona, ma ha commesso errori"

Ha suscitato alcune polemiche il post del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Sergio Marchionne, le cui condizioni di salute sono ritenute, stando alle ultime informazioni dall'ospedale, "irreversibili". Rossi, "nel rispetto dlela persona", ha fatto un duro attacco all'operato di Marchionni a capo della Fiat (poi Fca), simbolo secondo il governatore di un fare impresa che ha influito negativamente sul mondo del lavoro.

"In questo momento di dolore - scrive - , non si deve però dimenticare la complessità e gli errori che sono stati commessi in questi anni e che alla fine sono stati pagati dai lavoratori e dai giovani in cerca di occupazione".

Un post che ha attirato su di sé molti riflettori anche a causa della diffusione in queste ore sul web e sui social di frasi contro Marchionne, alcune delle quali offensive, altre che inneggiano alla sua morte. Molto scandalo, peraltro, ha suscitato il titolo del Manifesto "E così Fiat".

Torselli: "Rossi faccia appello alla propria umanità e chieda scusa alla famiglia"

“C’è solo un termine per definire chi prova a fare politica (retorica) sulle disgrazie altrui: speculatore. Mi auguro che il presidente della mia regione rilegga ciò che ha scritto su Facebook e faccia appello alla propria umanità per chiedere scusa alla famiglia di Sergio Marchionne. Quando la politica perde di umanità e di rispetto per la morte, cessa di essere politica e diventa mero sciacallaggio”. Questo è quanto scrive sulla propria pagina Facebook il Coordinatore Regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli.

“Dai fascisti da prendere a pugni - conclude Torselli - ai bambini da portare al Gay Pride, alle uscite infelici come quella di oggi su un uomo che sta lottando tra la vita e la morte: ogni tanto Rossi dovrebbe ricordare che lui è il governatore della Toscana e non l’avventore di una Casa del Popolo di Pontedera. Se poi, questo ruolo gli sta scomodo, sa cosa fare: rassegni le dimissioni e non credo ci saranno orde oceaniche di toscani in lacrime...”

Toccafondi: “Rossi la smetta di fare l'hater da tastiera”

Il presidente della Toscana Enrica Rossi ha sprecato un'altra occasione per evitare di gettare parole al vento. Gli capita spesso, ma almeno di fronte a un dramma umano come quello di una persona che sta lottando fra la vita e la morte, avrebbe potuto fermarsi un attimo prima di gettarsi nel baratro delle polemiche da social come un qualsiasi trivio hater da tastiera. Fare un passo indietro nel nome del rispetto del dolore è preferibile a sparare sentenze, tra l'altro fondate solo sul pregiudizio, per conquistare qualche condivisione su twitter e su facebook”.

Così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi entra nella polemica scatenata dal governatore della Toscana sui social su Marchionne e la Fiat in cui Rossi ha accusato il manager italo-canadese di aver ridotto all'osso gli occupati dell'industria automobilistica per la felicità degli azionisti ma non preoccupandosi del destino produttivo di uno dei principali comparti industriali e occupazionali italiani.

“I numeri lanciati a casaccio da Rossi – spiega Toccafondi - sono facilmente smentibili, e gli sarebbe bastata la pazienza di andare a vedere cosa era la Fiat prima di Marchionne, cioè un'azienda sull'orlo del fallimento, e cosa è oggi la nuova Fca sia come livelli occupazionali che produttivi, per evitare certi giudizi. Ma purtroppo c'è una certa sinistra che da sempre sentenzia sul pregiudizio cercando di piegare i fatti alle proprie opinioni ancorché infondate. Salvo poi vedersi smentire dalla realtà. Con questa sinistra piena di sentenze senza prove, e ovviamente sempre a carico degli altri non si costruisce niente, sarebbe ora che chi, a cominciare dal Pd, crede nelle riforme dica chiaramente da che parte stare."

 

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