“Benché sia sicuro che si è trattato di un gesto isolato, che non interpreta minimamente lo spirito di profonda accoglienza e integrazione che da sempre caratterizza la storia e l’attualità della nostra città, sono convinto che fatti del genere non debbano essere minimizzati. Per questo, ho invitato Sheila Cardoso nel palazzo comunale: per esprimerle, a nome dell’intera cittadinanza, vicinanza, solidarietà ed affetto per il grave episodio di discriminazione di cui è stata vittima”.
Così il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, spiega l’incontro con Sheila Cardoso, la giovane di origine brasiliana, da più di 13 anni residente nel nostro Paese, che a due passi dalla stazione è stata vittima, qualche giorno fa, di un’aggressione verbale a sfondo razzista. La ragazza è stata infatti accolta a Palazzo Orsetti, accompagnata dal consigliere comunale, referente del sindaco per i diritti, Daniele Bianucci.
“Sheila mi ha spiegato di non voler denunciare la signora che l’ha insultata – spiega il primo cittadino – e di essersi mossa solo per fornire una testimonianza, utile a chi dovesse trovarsi ad affrontare un episodio simile. A mio avviso, la donna che l’ha insultata è ancora in tempo per chiedere scusa di quanto ha detto e fatto: sarebbe un bel gesto, a mio avviso, sia nei confronti di Sheila, sia nei confronti della città. Nel frattempo che aspettiamo questo segno, sono stato io a porgere le scuse alla ragazza: l’ho fatto attraverso un abbraccio che, sono certo, ha rappresentato il sostegno e la vicinanza di tutti i lucchesi”.
“Ringrazio Sheila per il suo coraggio – sottolinea il consigliere referente del sindaco per i diritti, Daniele Bianucci – . La sua testimonianza servirà alla nostra città per crescere, nel rispetto e nell’accoglienza. Lucca è molto di più e molto meglio di questo episodio: ed è giusto ricordarlo e ricordarcelo”.
Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa
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