Sindacati inascoltati hanno notificato al prefetto Angela Pagliuca e al primo cittadino di Casciana Terme – Lari Mirko Terreni lo stato di agitazione. Da tempo – osservano in una nota i segretari della Funzione pubblica di Cgil Silvia Orsini, di Cisl Cinzia Ferrante e di Uil Brunello Fidanzi – abbiamo chiesto agli amministratori un colloquio per discutere su sistema di valutazione delle performance, orario di lavoro, benessere organizzativo ed altro. Nessuno, però, ci ha mai convocato.
D’altronde – osservano i sindacati – abbiamo atteso con fin troppa pazienza che l’ente locale ci presentasse un piano di revisione del sistema di valutazione del personale. L’attuale sistema ha fallito: i punteggi attribuiti ai singoli dipendenti non tengono nella giusta considerazione il carico del loro servizio, anche alla luce del processo di fusione avvenuto nel 2014; mentre devono ancora essere recuperate, in economia di bilancio, ingenti somme inizialmente destinate alla performance del dipendente. Eppure – osservano i sindacati – il nuovo contratto dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni prevede – agli articoli 7 ed 8 – che tra le materie di contrattazione integrativa rientrino anche i criteri per l’attribuzione dei premi correlati alla performance.
Si respira un clima teso a palazzo comunale – denunciano i sindacati. Prova ne sono le richieste di trasferimento avanzate dai dipendenti tramite mobilità esterna verso altri enti. Cgil, Cisl ed Uil chiedono al prefetto l’attivazione della procedura di raffreddamento. Non escludendo, per il futuro, che si possa arrivare anche allo sciopero.
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