Una concia più economica e innovativa grazie allo zucchero: lo studio al Poteco

Dallo zucchero nuove soluzioni per una concia innovativa ed economica, che riusa nei suoi processi matrici zuccherine estratte da materie di scarto, secondo un approccio completamente eco-compatibile: è quanto sta studiando il progetto di ricerca “MITICO”, in corso al Polo Tecnologico Conciario.

Ancora una volta prodotti derivati dall’ agroalimentare vengono riusati a fini di ricerca nel processo di concia, sulla scia segnata da altri progetti, come il COCONAT, o dagli studi condivisi con l’Università di Pisa che hanno già portato a 2 brevetti, di cui uno relativo a molecole concianti non tossiche ricavate da materie prime rinnovabili. «Selezionando scarti dell’industria saccarifera-dice Valerio Talarico, responsabile controllo qualità POTECO- il progetto MITICO mira a ottenere nuove molecole da impiegare nel processo di concia metal-free. I concianti prodotti nell’ambito del MITICO, sintetizzati in soluzione acquosa, si caratterizzano in quanto pronti all’uso senza ulteriore necessità di raffinazione».

Nell’ambito del progetto è in corso la realizzazione di un impianto pilota dove sarà prodotto in scala semi-industriale il nuovo conciante, per una progressiva estensione dello stesso su diversi tipi di pelli: le attività di ricerca, avviate lo scorso ottobre, si concluderanno nella seconda metà del 2019. Promosso nell’ambito del POR Toscana 2014-2020, IL MITICO ha tra i suoi partner, oltre al POTECO: RAFT, capofila del progetto, Tesecom, Valeri Engineering, Every Wave, Conceria Settebello, Dermochimica, Università di Pisa Dipartimento di chimica e chimica industriale.

«Un ulteriore progetto utile a valorizzare le potenzialità ecosostenibili della concia-dice il direttore POTECO Domenico Castiello- in uno scambio di esperienze tra aziende, centri di ricerca e impianti industriali che operano per la filiera-pelle, che in questo distretto esprime risultati significativi» trovando nel Polo Tecnologico il supporto scientifico per un’evoluzione responsabile, con attività di studio aperte al contributo di ricercatori di tutto il mondo: dallo scorso marzo al POTECO è in stage la studentessa francese Maelle Tutundjian, dell’Istituto ITECH di Lione, che promuove percorsi di studio specialistici in diverse aree legate all’ingegneria e alla chimica .«Dopo aver svolto una sessione di prove fisico-chimiche sulla resistenza delle pelli -dice Maelle- sto seguendo le diverse fasi del processo conciario direttamente nella conceria sperimentale. Un’esperienza di ricerca impegnativa e gratificante, arricchita dal clima di condivisione e scambio che si è instaurato da subito con tutto il team del POTECO».

Fonte: Associazione Conciatori - Ufficio Stampa

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